Schiavi del gioco: famiglie in pericolo
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Sono 295 i piemontesi che nel 2007 hanno chiesto aiuto ai servizi pubblici o alle associazioni specializzate per smettere di giocare. Il vizio del gioco è considerato una patologia, come la tossicodipendenza e l'alcolismo, e sono sempre di più le famiglie che finiscono nella morsa del gioco d'azzardo attraverso anche un solo membro contagiato. È una fotografia decisamente allarmante quella emersa nel corso della giornata di studi sul gioco d'azzardo organizzato dal Gruppo Abele. Alla base una ricerca nazionale su 219 enti e organizzazioni che si occupano del fenomeno. Delle 295 vittime del gioco registrate nel 2007 in Piemonte per l'85% sono uomini, hanno un'età variabile tra i 30 e i 50 anni, e non mancano anche minorenni.