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Science of the Total Environment: studio sul fumo passivo durante la gravidanza

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Gravidanza e fumo passivo, la Spagna tiene d'occhio la famiglia

L’esposizione al fumo passivo durante la gravidanza è correlato a problematiche di salute sia durante lo sviluppo fetale che nel nascituro. Un recente studio pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment  ha valutato i principali fattori sociodemografici associati al fumo passivo, o fumo di seconda mano (second hand smoking, SHS) nelle donne in gravidanza. L'esposizione al fumo passivo è stata valutata sia mediante questionario che attraverso la determinazione dei livelli di cotinina (un metabolita della nicotina), nelle urine di donne non fumatrici.

I ricercatori del Dipartimento di Salute Pubblica di San Sebastian in Spagna e collaboratori, hanno condotto uno studio cross-sezionale tra il 2004 e il 2008, su donne in gravidanza provenienti da quattro diverse regioni della Spagna, per un totale di 1.783 donne incinta non fumatrici che hanno completato il questionario sulla loro precedente abitudine di fumare e l'esposizione al fumo passivo durante il terzo trimestre di gravidanza. Dall’analisi dei dati è emerso che più della metà delle donne (55,5%), è risultata esposta al fumo passivo durante il terzo trimestre di gravidanza. Nello specifico, il 38.5% durante il tempo libero nei luoghi di divertimento (inclusi bar e ristoranti), il 24.7% in casa, il 9.8% nell’ambiente di lavoro. Le variabili associate con l'esposizione al fumo passivo sono risultate essere l’aver fumato in precedenza, un basso livello di istruzione e l’essere primipare.

La raccolta dei dati dopo la prima legge che vieta di fumare nei luoghi pubblici in Spagna, è stata associata ad un minor rischio di esposizione al fumo passivo nei ristoranti e sul luogo di lavoro. Essere donne con un partner che fuma in casa, invece, è risultato avere il maggiore impatto sui livelli di cotinina urinaria, seguita dall’avere un partner che fuma fuori casa.

La più importante fonte di esposizione al fumo passivo è risultato dunque essere l’ambiente domestico, pertanto i ricercatori concludono sottolineando come le strategie di prevenzione dovrebbero essere affrontate non solo con le donne in gravidanza ma anche con le loro famiglie.

http://www.droganews.it/news/2246/Gravidanza_e_fumo_passivo%2C_la_Spagna_tiene_d_occhi.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)