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News di Alcologia

Sei sbronzo? L'auto non parte

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MILANO - Dispositivi sensoriali di serie che bloccano l'auto se il conducente è ubriaco. Ci vorrà ancora qualche anno, ma il

destino dei pirati della strada alticci sembra essere segnato. Tutto merito di una tecnologia sviluppata nel decennio scorso

per scovare le bombe dei terroristi e recentemente riadattata per sconfiggere la piaga degli incidenti stradali causati da

guida in stato d'ebbrezza.
EBBREZZA - Negli ultimi due decenni come racconta il Washington Post sulle strade americane sono morte oltre 268.000 persone

a causa dell'alcol. Il 10% degli automobilisti statunitensi ha dichiarato di aver guidato da ubriaco almeno una volta

nell'ultimo anno. Per porre rimedio a questo trend negativo sono intervenute direttamente alcune case automobilistiche

internazionali e diversi enti federali americani che si occupano di sicurezza stradale che hanno deciso di finanziare lo

sviluppo di questi dispositivi sensoriali. Questa innovativa tecnologia, capace di cogliere il tasso alcolico del conducente

in pochi secondi, potrebbe un giorno essere applicata su tutte le automobili. Se la percentuale di alcol rilevato dai sensori

supera i limiti consentiti dalla legge, l'auto non parte.
SENSORI - Oggi esistono già veicoli dotati di etilometro anti-avviamento. In questi casi il conducente prima di partire deve

soffiare in un tubo che calcola il suo stato di ebbrezza. Anche in questa circostanza se la percentuale rilevata supera

quello consentita dalla legge, l'auto non si mette in moto. Tuttavia è molto facile eludere questi test, ad esempio facendo

soffiare nell'etilometro una persona diversa dal conducente che non ha bevuto alcol. I sensori installati direttamente in

macchina invece dovrebbero essere infallibili: il solo contatto con il conducente permetterà a questi di riscontrare il suo

stato di lucidità.
DIFESA - Questa tecnologia è direttamente collegata ai progressi nel campo della lotta al terrorismo. Da tempo infatti la

Difesa americana ha sviluppato sensori in grado di rilevare la presenza di sostanze esplosive potenzialmente pericolose: «Se

riescono a scovare le sostanze esplosive attraverso una rapida analisi delle sostanze molecolari, perché non dovrebbe essere

capaci di rilevare la presenza di altre sostanze, tra cui alcol e droghe?», dice Richard Bloom, esperto di antiterrorismo a

capo del Consiglio di sicurezza dell'aviazione civile. «Dovranno passare almeno 5-7 anni prima di vedere su tutte le auto

questi dispositivi», dichiara al quotidiano americano Robert Strassburger, vicepresidente per la sicurezza di Alliance of

Automobile Manufacturers, società che lavora per le più importanti case automobilistiche internazionali. Stassburger afferma

che un primo modello potrebbe essere pronto già fra due anni e che il costo medio dei dispositivi non è ancora stato deciso:

«Il prezzo dovrà essere ovviamente basso e questi congegni saranno in linea con gli altri standard di sicurezza - taglia

corto Strassburger - Vogliamo che la gente capisca la necessità e il vantaggio di questa tecnologia».
VENTI SECONDI - I dispositivi dovrebbero rilevare il tasso alcolico del conducente in una ventina di secondi e funzionare su

ogni auto per almeno 10 anni. Susan Ferguson, esperta di sicurezza stradale che sta guidando le ricerche, è certa che una

volta a regime questi sensori ridurranno esponenzialmente il numero d'incidenti stradali: «Velocità, accuratezza e precisione

saranno i tre criteri chiave di questa nuova tecnologia».
Francesco Tortora