Ser.T. di Pian d'Ovile (SI): tra le nuove dipendenze emergono quelle legate all'abuso di sms e social network
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"Non solo droga e alcol. Aumentano le dipendenze"
Non esiste un ritratto preciso dell'individuo con dipendenze patologiche. Ormai sono tanti e tali gli aspetti a rischio della
nostra vita che anche gli organi preposti ad aiutare con terapie specifiche si sono evoluti ampliando le prospettive di
intervento per ogni fascia di età e sesso, senza distinzioni. Se si pensa, per esempio, che al Sert si trovi solo un servizio
terapeutico per le tossicodipendenze, sbagliamo.
Negli ambulatori di Pian d'Ovile che ospitano il Sert, lavora una squadra di professionisti: medici, psicologi, psichiatri,
psicoterapeuti e assistenti sociali che hanno a che fare ormai non soltanto con le tossicodipendenze ma anche con le
dipendenze virtuali, cioé quelle comportamentali. Un limite sottile, apparentemente ma che apre scenari del tutto nuovi: «Se
nel 2010 abbiamo affrontato 312 casi di cui 248 relativi a dipendenza da eroina, cocaina e altre sostanze stupefacenti e 64
soggetti erano invece alcolisti, oggi ci stiamo aprendo a tutta una nuova serie di patologie che sono riconosciute dipendenze
da minor tempo perché non arrivano attraverso l'utilizzo di sostanze ma sono gravi allo stesso modo». Questo spiega il dottor
Thierry Starnini, psichiatra, che insieme alla psicologa Luisa Giovannelli sta aspettando - mentre parla con noi - di
incontrare per la prima volta un soggetto che si è rivolto al Sert proprio per un aiuto simile.
Dipendenza da internet: «In questi casi non ci si può comportare come per la terapia di una tossicodipendenza e va affrontato
un percorso tutto sul piano psicologico che vada a scavare anche oltre. La persona che sta per arrivare ha una dipendenza da
social network, ha praticamente abbandonato la realtà per relazionarsi esclusivamente sul piano virtuale e trascorre su
internet tante ore al giorno, quando ritengo che già un tempo superiore a una o due ore sia molto a rischio. Ma non si tratta
solo di questo. Ci sono le dipendenze da fumo e anche quelle da cibo. Poi, tra le dipendenze virtuali ci sono - oltre al
gioco che porta in rovina le persone - anche quelle dovute all'eccesso di sms, c'è lo shopping compulsivo, c'è sempre più
forte e non da sottovalutare il narcisismo. Di queste dipendenze sono spesso vittime i giovanissimi che poi, se non seguiti,
possono peggiorare con l'età. Anche per questo, non solo per la prevenzione contro la droga, facciamo incontri anche nelle
scuole per confrontarci con i ragazzi. E il quadro che ne esce è ancora un'altra storia».
Ma come si capisce quando si supera il limite che porta alla dipendenza? «Tutte le dipendenze sfruttano il sistema
neurologico del piacere, del compenso. Che si esprime in un comportamento regressivo. Quando questo diventa compulsione
allora ecco la patologia. Che, se nell'utilizzo di sostanze ha una componente psichica e una fisica, negli altri casi si
parla totalmente di dipendenza comportamentale. A Siena sono ancora molti i casi di tossicodipendenze, in forte crescita i
casi di cocainomani che però non avendo crisi di astinenza e bisogno di metadone, prima di chiedere aiuto utilizzano
palliativi come ansiolitici e antidepressivi. Ma l'uso di cocaina è sempre più forte e pericoloso: come l'alcool, porta all'
atrofia del cervello».