Servizi per le dipendenze: dati allarmanti
Dipendenze, oltre novemila in cura Il 45 per cento ha meno di 50 anni
Oltre 200 operatori impegnati per circa 9.400 utenti. Sono i numeri, decisamente importanti, di chi quotidianamente lotta contro le dipendenze: da una parte chi lavora nelle strutture e dall'altra gli utenti dei servizi delle dipendenze del Friuli Venezia Giulia. E questi sono i dati che emergono dall'annuale report regionale.
ANCORA TANTA DROGA
Di questi, oltre il 45%, ovvero 4.234 sono utenti tra i 20 e i 49 anni, presi in carico dai servizi per problemi legati alla dipendenza da droghe con 915 nuovi ingressi. Sul mercato circola un maggior numero di sostanze psicotrope e i consumatori in genere assumono, consapevolmente o inconsapevolmente, più di una sostanza. Al monouso, prevalgono il policonsumo, il poliabuso e l'abuso eccedentario è questa l'analisi presentata nel report - Accanto alle sostanze storiche (alcol, nicotina, eroina, cocaina, derivati della cannabis), che continuano a compromettere la salute e la qualità di vita della popolazione, il proliferare di nuove sostanze costituisce una sfida senza precedenti.
IL DATO
È il caso della costante disponibilità di sostanze psicoattive e della crescente minaccia alla salute rappresentata da oppiacei sintetici estremamente potenti. In particolare, negli ultimi anni si è registrato un aumento delle sostanze psicoattive appartenenti alla classe delle benzodiazepine, sedativi, ansiolitici e tranquillanti che oggi si possono acquistare on line senza obbligo di ricetta e che vengono utilizzate alla stregua di altre droghe.
L'EROINA
E se sono oltre 4.000 gli utenti usciti allo scoperto che hanno chiesto aiuto, ben più difficile è quantificare il sommerso, fatta parziale eccezione per la dipendenza da oppiacei (dove la gravità del bisogno e l'offerta di farmaci specifici sostitutivi rende più attrattivi i servizi) si precisa nel rapporto - chi è affetto da queste problematiche in genere fa passare molti anni prima di chiedere aiuto. La sostanza di cui si abusa di più rimane l'eroina, seguita da cannabinoidi e cocaina, ma si fanno strada anche farmaci antidolorifici oppiodi, chiamati anche pain killer, come morfina, ossicodone, metadone, fentanile.
LA PIAGA DELL'ALCOL
Il sommerso tra le dipendenze riguarda particolarmente l'abuso di alcol, difficilmente l'offerta intercetta il bisogno reale. Si stima infatti (dati Società Italiana di Alcologia) che solo il 10% delle persone con problematiche alcol-correlate vengano intercettate dai servizi. Tra le sfide maggiori, il consumo e l'abuso di alcol rappresentano un fenomeno preoccupante, soprattutto tra i giovani. Dai dati nazionali, il Fvg rientra tra le regioni in cui si registrano le percentuali più alte di consumatori di alcol a maggior rischio. Oltre al consumo abituale elevato (5,6%), infatti, preoccupano gli indicatori relativi ai bevitori fuori pasto (16,2%) e soprattutto per il fenomeno del binge drinking (14,7%), che consiste nel concentrare in 4-5 ore più assunzioni alcoliche. I servizi di alcologia regionali hanno registrato nel 2018 3.589 utenti in carico, con un 25% circa di nuovi utenti e dai dati emerge come questa piaga tocchi soprattutto i maschi, anche giovani.
LE NUOVE DIPENDENZE
L'attuale scenario non è più dominato esclusivamente dal consumo di sostanze psicoattive, ma è sempre più contraddistinto dalla presenza di disturbi comportamentali, come l'internet addiction disorder, information overload, net compulsion, computer addiction e il più noto disturbo da gioco d'azzardo. Le dipendenze comportamentali sono quelle forme di dipendenza che non si caratterizzano per un l'uso di una sostanza, ma hanno come peculiarità la presenza di comportamenti compulsivi e patologici.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)