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Sesso-dipendenza: è epidemia negli USA

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Sesso-dipendenza: è epidemia negli USA

La dipendenza sessuale non è un argomento da talk-show, né un'oziosa etichetta clandestina nella psicodiagnostica, non è un "grido" da

copertina da rotocalco di terza categoria, né una trovata da marketing di psicoanalisti e psicoterapeuti. Eppure la sexual-addiction suscita

ancora sorrisetti maliziosi e solleva sopracciglia scettiche. Come accade per la maggior parte dei disturbi psicologici, la dipendenza

sessuale viene sottovalutata, banalizzata come "vizio" quando non è ritenuta un mero vezzo da biasimare. Persino chi ne soffre non la prende sul serio e ricerca l'aiuto di uno psicoterapeuta solo quando le conseguenze più drammatiche del problema hanno già danneggiato, talvolta

irreparabilmente, la sua esistenza. Separazione e divorzio, perdita del lavoro e instabilità economica, depressione e innesco di ulteriori

dipendenze (da Internet, da gioco, da alcol), contrarre malattie sessualmente trasmissibili (sifilide e hiv, per esempio) sono tra gli esiti

più comuni della sexual-addiction con enormi costi sociali per la cura e la riabilitazione delle persone che ne soffrono.

"The Sex Addiction Epidemic". Il Newsweek di dicembre ha scoperchiato il vaso di Pandora della sesso-dipendenza portando alla ribalta

internazionale un rischio di proporzioni planetarie che negli Stati Uniti è già epidemia. La Society for the Advancement of Sexual Health

stima che 9 milioni persone, dal 3% al 5% della popolazione americana, soddisfano i criteri per la diagnosi di dipendenza sessuale. I

principali indicatori di sexual-addiction sono l'ossessione per il sesso, la ricerca costante -che cresce verticalmente- di persone sempre

diverse e di situazioni promiscue altamente rischiose, il consumo irrefrenabile di materiale pornografico (soprattutto via web) e la

consultazione compulsiva di siti per incontri con l'obiettivo di procurarsi nuovi partner.
Il ruolo del web e dei social-network. Il giornalista Chris Lee parla di 40 milioni di utenti USA che si connettono quotidianamente ai circa

4 milioni di siti pornografici e del dilagare di applicazioni per smartphone nate per procacciarsi in fretta sesso di ogni tipo.

Evidentemente, la disponibilità in forma anonima e gratuita di contenuti hard amplifica esponenzialmente la possibilità di nuovi casi di

sexual-addiction. Perché il sesso è una droga invisibile e sempre più a costo zero e ogni dipendente sessuale è consumatore ma,

inconsapevolmente, è uno spacciatore persuasivo e sofisticato. La diffusione dei social-network gioca un ruolo-chiave nell'assottigliare

pericolosamente i tempi della conoscenza interpersonale e "concludere" un incontro sessuale rendendo sempre di più il mondo delle relazioni un market-on-line. Anche l'impianto ergonomico di questi siti è pressoché identico alle vetrine e ai carrelli di un negozio viruale ed è

stato forse escogitato per allargare il "consumo" e limitare a pochissimi click il passaggio al reale.
Dipendenze sessuali e "para-dipedenze" sessuali. L'articolo del Newsweek apre con la storia di Valerie, 30 anni, responsabile risorse umane, che, precipitata nella spirale della dipendenza da sesso perde il lavoro e rovina due matrimoni, incorre in minacce di morte da parte della

moglie di uno dei suoi amanti e finisce sul lastrico. Sembrerebbe la trama di una fiction ma non è affatto una vicenda fantasiosa. Si afferma

da più parti che la sexual-addiction riguardi prevalentemente gli uomini tra i 40 e i 50 anni, ma se la soglia di età tende ad abbassarsi anno dopo anno e il fenomeno colpisce sempre più donne, sebbene queste ultime in genere scivolano più facilmente nella dipendenza amorosa (love-addiction) che ha caratteristiche differenti. Casi come quello di Valerie rappresentano comunque situazioni estreme in una costellazione di sintomi da dipendenza sessuale che possono rimanee "sotto controllo" e a livello sub-clinico pur producendo notevoli danni psicologici e psico-sociali. Non dipendenze vere e proprie ma "para-dipendenze" composte da condotte, emozioni e pensieri che lambiscono la dipendenza sessuale senza tuttavia conclamarla. Per esempio, potrebbero essere "quasi dipendenti" o dipendenti latenti da sesso uomini che la notte si abbandonano a lunghe sessioni di video porno e porno-chat mentre la partner dorme ignara nell'illusione di condividere una sessualità appagante col compagno. Gli stessi soggetti, se para-dipendenti, coltivano una sessualità parallela alla relazione, una sessualità occulta fatta di fantasie che considerano irrealizzabili nella "coppia" (a volte in modo arbitrario, a volte a ragione) e che alimentano con massicce dosi di pornografia e di incontri virtuali in una prima fase, per poi passare all'atto e tradire, di solito quando si sentono sufficientemente certi che il sesso mordi e fuggi non comporterà intralci nella loro vita di coppia. Già al primo stadio (consumo di sesso virtuale) la para-dipendenza da sesso può detonare in maniera deflagrante nella coppia e provocare ferite o fratture sufficienti a compromettere la tenuta del rapporto sino alla separazione.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)