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Sesso libero, droga e alcol? Per i giovani è tutto "normale"

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Il top: i soldi Per un giovane su tre essere vincenti significa essere ricchi e famosi. E - dall'alcol alla droga, al sesso di scambio - è difficile trovare qualcosa che possa essere definito "trasgressivo".

City 16 giugno 2009

ROMA - Sniffare cocaina, vendere il proprio corpo per fare carriera, ubriacarsi ogni sabato sera: tutto normale. Per i ragazzi non c'è nulla di scandaloso. Lo rileva il Censis, in un'indagine sui giovani fra 18 e 30 anni. Tra i giovani, infatti, sembra che la trasgressione non sia più uno scandalo: non scandalizzano né il manager cocainomane (75%), né la donna che usa il proprio corpo per fare carriera (73%), né lo sballo dello studente in tutti i fine-settimana (67,2%). Fra le situazioni sociali che non "turbano" i giovani ci sono anche l'uso dei lavoratori in nero (65,4%), il magistrato con amicizie poco raccomandabili (65%), l'uomo politico con una vita trasgressiva nascosta (63,1%), il professore universitario che fa carriera con i concorsi truccati (58,4%). "La poltiglia valoriale e comportamentale - commenta il Censis - sembra sempre più accettata dal corpo sociale, sulla scia di una malintesa retorica della ‘libertà di essere se stessi'". Secondo l'indagine, infatti, per i giovani fra 18 e i 30 anni avere successo nella vita vuol dire soprattutto realizzare le proprie aspirazioni (37,9%); ma anche fare qualcosa di utile per gli altri (26,1%). E, quasi a pari merito, arriva "essere se stessi" (25,4%).
Cause ed effetti
Il Censis mette in parallelo il panorama emerso dalle risposte dei giovani con il loro modo di impiegare il tempo libero. Quest'ultimo infatti si accompagna a un'ampia gamma di azioni fortemente a rischio: il sabato sera c'è il picco di giovani che dicono di aver bevuto alcol (l'86% circa a fronte dell'1,9% delle ragazze e del 3,9% dei ragazzi che bevono, ad esempio, il lunedì). Si concentrano nel fine settimana anche le più gravi sregolatezze sulle strade: quasi la metà dei morti per incidenti stradali, il 70,7% delle contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza e il 47,4% di quelle per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.