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Seul stringe sulla pubblicità degli alcolici

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Seul stringe sulla pubblicità degli alcolici

Dallo scorso settembre nella capitale a Seul non è consentito utilizzare gli spazi disponibili sugli autobus e nei bus stop per la promozione delle bevande alcoliche.


Prima dell'introduzione del divieto, secondo quanto riportato dal quotidiano coreano Chosun Ilbo, su 349 autobus di Seul erano reclamizzati alcolici per un giro d'affari annuo di circa 295 milioni di Won (più di 200mila euro). Nei grandi magazzini, inoltre, gli alcolici dovranno d'ora in poi essere esposti in spazi non troppo visibili. Un'indagine del Governo metropolitano di Seul effettuata ad agosto ha rilevato infatti che nel quasi 65% dei grandi magazzini della città sarebbe troppo facile per i minorenni rifornirsi di queste bevande mentre la legge ne vieta la vendita ai minori con pene per i trasgressori fino a 2 anni di reclusione e multe fino a 10 milioni di Won (circa 7mila euro).


La nuova norma fa parte di una serie di misure relative alla lotta all'alcolismo in un Paese dove, secondo il report 2011 Global Health Observatorydell'Organizzazione Mondiale della Sanità, i consumi di alcolici pro capite sarebbero molto elevati con il 13,1% degli uomini (ma solo lo 0,41% delle donne) che ha avuto problemi di salute derivanti dal consumo di alcol. Il consumo di superalcolici in Corea del Sud è stato calcolato dalla WHO per il 2005 in 9,7 litri annui procapite e l'associazione coreana dei produttori di alcolici e liquori stima che ogni giorno i coreani bevano 9,5 milioni di bottiglie di birra e 9 milioni di bottiglie di soju, il più diffuso distillato coreano preparato con cereali e patate dolci.

FEB


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)