338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Shopping e rischio: ecco le nuove "droghe" degli adolescenti

cufrad news alcologia alcol alcolismo shopping e rischio: ecco le nuove "droghe" degli adolescenti

Shopping e rischio: ecco le nuove "droghe"

Donata Bonometti

 

Genova - Non solo stupefacenti e alcol. Ma anche comportamenti, così pericolosamente senza limite, da richiedere un intervento terapeutico. Ecco alcuni esempi di pratiche a rischio di adolescenti che vanno persino oltre la trasgressione: passeggiare sui binari del treno aspettandone l'arrivo, guidare in autostrada contromano, il balconing cioè lanciarsi da una finestra all'altra o in una piscina dal terrazzo.


E ancora un rapporto morboso con i mezzi tecnologici, il gioco d'azzardo, lo shopping compulsivo. C'è chi si rivolge, in prima persona o attraverso i genitori, al Sert genovese proprio perché, avvertendo queste tendenze, riconosce in sé un malessere che va affrontato. «Comportamenti che sono in qualche modo le nuove droghe, le nuove dipendenze e servizi sanitari e comunità devono per questo modificare il proprio stile di intervento. Passando appunto da interventi di prevalente contenimento del danno ad altri volti a prevenire la cronicizzazione di questi stessi stili di vita molto preoccupanti».


Così riflette proprio in occasione della "Giornata mondiale contro la droga", Giorgio Schiappacasse direttore del Sert di Ponente che insieme a Elena Ducci, responsabile del Levante e Margherita Dolcino, medico "specialista" del Sert in nuove dipendenze, fa il punto sul "pianeta adolescenti".


I nostri ragazzi e le loro profonde inquietudini. La dottoressa Dolcino dice che da qualche tempo si presentano anche da soli negli ambulatori del Sert «dove non si richiede il consenso e la presenza dei genitori a meno che non si intervenga con i farmaci, ma accade solo nel 30% dei casi... Il resto è psicoterapia e laboratori. L'importante è non inserirli in una lista d'attesa, come succede in altri servizi Asl più rigidi, ma prenderli in carico subito. Per questo registriamo ben pochi abbandoni della cura».


Parlando di questi giovanissimi pazienti "inediti" lo psichiatra Schiappacasse afferma «che non si tratta di veri e propri tossicodipendenti ma essi stessi sono consapevoli a volte della forte tensione in casa, dei fallimenti scolastici, e chiedono aiuto. Non parliamo quando si arriva alla rissa, alla segnalazione in prefettura per cui rivolgersi a noi è d'obbligo. E molto fa anche l'associazione "Genitori Insieme" ottimo esempio di collaborazione fra servizio pubblico e cittadinanza attiva».


Quanti sono i pazienti? Circa 750 lo scorso anno di cui oltre 300 nuovi accessi. E i minorenni genovesi cominciano a superare i giovani adulti fino ai 24 anni. Consumano alcool per il 50 per cento, cannabis per il 30 per cento ma cominciano a rivolgersi ai servizi anche per nuovi usi quale quello della sigaretta elettronica per fumare cocaina. In assoluto, precisano gli esperti, l'età media di esordio della dipendenza è attorno ai 14 anni. Contro i trent'anni di dieci anni fa. Così come è profondamente mutata l'identità.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)