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Shottini a due euro, le notti superalcoliche degli under 18 romani

Shottini a due euro, le notti superalcoliche degli under 18 romani

SHOTTINI A DUE EURO, LE NOTTI SUPERALCOLICHE DEGLI UNDER 18 ROMANI
È il "binge drinking" la bevuta del sabato Che porta sempre più minorenni al ricovero, spesso in coma etilico. Come certificano i dati Ares


Notti ad alta gradazione. Week end di birra e "shottini". Gite scolastiche da allarme rosso alcolico. Adolescenti che svengono, quindicenni che finiscono al pronto soccorso, ragazzini ubriachi che si schiantano in motorino o con la microcar. E' un'epidemia minacciosa e troppo spesso ignorata quella del binge drinking, la sbronza del week end, fenomeno d'importazione ormai dilagante in tutta Europa e che a Roma si è trasformata rapidamente in un'autentica piaga sociale. I numeri forniti dall'Ares 118 sono da incubo: nel 2014 sono stati ricoverati per abuso di alcol ben 144 minorenni e da gennaio a giugno del 2015 il dato non accenna a diminuire: 71 tra ragazzi e ragazze al pronto soccorso. "I dati rischiano di essere sottostimati", ammettono all'Ares "perché spesso l'età del degente non viene comunicata... Quanto alla terapia, quando non si arriva al vero e proprio coma etilico, basta somministrare molta soluzione fisiologica per smaltire, attraverso la diuresi, l'alcol ingerito. Il farmaco inibitore, spesso, dà risultati molto scarsi".


Linguaggio da astanteria a parte, bastano i casi di adolescenti che precipitano da un cornicione o un parapetto del lungotevere a dare la misura del problema. Vino in cartoni, casse di birre da tre quarti di litro comprate al supermercato il sabato pomeriggio in previsione dello sballo serale ma soprattutto quei cocktail micidiale composto di alcol, zucchero e sciroppo di frutta chiamati "pop" o "shottini" e smerciati a uno o due euro il bicchiere dagli ambulanti che si affollano sui marciapiedi della movida.


Il ruolo del web, anche stavolta, non poteva mancare: un ragazzo di una compagnia viene "nominato" on line e spinto a ubriacarsi davanti alla telecamera o al telefonino fino a quando non stramazza svenuto. Il video sarà postato sui social forum come le gare di bevute on line, sempre più diffuse dai 12 anni in su. Uno studio dell'Istat fa rabbrividire: in Italia sono oltre 635 mila i minorenni che bevono abitualmente con una percentuale del 18,2 per cento tra i maschi e del 12,2 tra le femmine. Nella fascia d'età tra i 16 e i 17 anni siamo intorno al 12 per cento

 

"Uno studio tra una scuola superiore frequentata da oltre 4 mila ragazzi sta dando risultati impressionanti" spiega Roberta Bruzzone, criminologa e presidente dell'Associazione internazionale scienze forensi "il tema era quello della percezione di rischio alla guida collegato al binge drinking, l'abitudine di bere smodatamente durante il week end. I ragazzi, nonostante le campagne d'informazione ricorrenti e il divieto, quasi totalmente ignorato, di vendere bevande alcoliche ai minori, non hanno la minima idea dei pericoli che corrono". Per Bruzzone si tratta di un alcolismo altalenante, giovani e giovanissimi che restano sobri durante tutta la settimana e poi si ubriacano nei week end, sentendosi completamente invulnerabili. E' da notare il fatto che si tratta di un comportamento estraneo alla nostra cultura e che viene soprattutto dal nord Europa o dal mondo anglosassone, tant'è vero che i minori raramente bevono vino ma quasi esclusivamente birra e superalcolici. Cosa fare? Le famiglie da sole non possono farcela", conclude Daniela Bruzzone. "L'unica soluzione è una terapia".


Che il divieto di vendere alcol agli under 18 sia completamente ignorato è un dato di fatto: basta un giro notturno nel week end tra San Lorenzo, Ponte Milvio, Testaccio o gli altri quartieri della movida per rendersene conto. Ragazzi barcollanti, sull'orlo del collasso, sorretti da un gruppetto di amici altrettanto ubriachi, adolescenti che danno di stomaco o fanno i bisogni dove capita, goffe risse tra minori di entrambi i sessi, farfugliare sconnesso, incidenti più o meno gravi. I controlli dei vigili urbani sono saltuari e spesso inefficaci perché al primo apparire di una divisa il bancone, come per incanto, resta appannaggio dei maggiorenni.


(...omissis...)


di MASSIMO LUGLI


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/06/14/news/il_fenomeno_e_il_binge_drinking_la_bevuta_del_sabato_che_porta_sempre_piu_minorenni_al_ricovero_spesso_in_coma_etilico_-116805473/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)