Sicilia, "Giovani@Gioco": campagna di prevenzione
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«Giocare non è sbagliato se rispetti le regole e non esageri». Con questo messaggio, è partita dalla Sicilia la campagna "Giovani@Gioco", che i Monopoli di Stato, assieme agli esperti dell'associazione "CivicaMente", stanno portando nelle ultime 3 classi delle scuole superiori, per diffondere la conoscenza delle regole del gioco pubblico in Italia. L'iniziativa, che costerà circa 100mila euro, ma è aperta anche a contributi privati, durerà, complessivamente 3 anni, toccando le 15 principali città italiane, per un totale di oltre 70mila contatti.
Discreto il successo di pubblico delle prime tappe: a Palermo, Catania, Napoli e Bari, il progetto ha raccolto la partecipazione di 35 insegnanti, più di 7mila studenti e una quindicina di medici dei servizi per le tossicodipendenze delle Asl (Sert), che hanno aiutato a spiegare ai giovani rischi e malattie collegati al gioco d'azzardo illegale e patologico. Parla, soprattutto, di "investimento culturale", il direttore generale dei Monopoli, Raffaele Ferrara, che ha espresso l'intenzione di potenziare il progetto, magari anche coinvolgendo le fasce dei minori più piccoli, che, ha ricordato, essere ugualmente a rischio di finire nelle trappole del gioco vietato.
L'iniziativa, ha spiegato il responsabile operativo del progetto, Tiziano Fazzi, si sviluppa su 3 fronti. Un'operazione web, che decolla oggi, e che aiuterà i ragazzi, attraverso percorsi a test, a capire che "tipo di giocatori sono" e, soprattutto, dare informazioni a famiglie e insegnanti sui centri d'ascolto, dove, cioè, potersi rivolgere in caso di necessità. È previsto, poi, il coinvolgimento dei media, nazionali e locali. Ma la parte principale della campagna passerà per le scuole. Qui, per la prima volta, saranno messi l'uno accanto all'altro insegnanti e operatori delle Asl, in incontri con gli studenti che dureranno, in media, un'ora e mezzo. L'approccio per coinvolgere i ragazzi, ha sottolineato Fazzi, sarà "Open Mind", attraverso, cioè, più fasi. Si inizierà con interviste doppie, per sollecitare l'aspetto emozionale dei giovani. Si passerà, poi, agli approfondimenti nozionistici (cos'è il gioco illegale, quali sono i principali divieti e sanzioni, quali i rischi e le patologie collegate), per, poi, passare a un momento collettivo di riflessione ed elaborazione delle tante informazioni ricevute.
A rafforzare l'impegno dei Monopoli sul fronte del gioco sicuro, ha ricordato, Antonio Tagliaferri, dirigente dell'amministrazione di Piazza Mastai, è in piedi, già da diversi mesi, un progetto nazionale ad hoc, in collaborazione con i responsabili scientifici dei Sert della Asl di Torino 3, promosso dalle regioni Piemonte e Liguria, che coinvolge gli operatori di gioco. «I giochi - ha ribadito il direttore generale Ferrara - non possono essere solo un'importante entrata erariale. Bisogna farci carico, anche, del rispetto delle regole e, soprattutto, dei consumatori, per un approccio equilibrato e consapevole rispetto all'offerta di gioco legale».