Sicilia: «Una notte per la vita. Stop alle morti da discoteca»
alcol droghe prevenzione divertimento giovani alcolismo
Divertirsi senza bere alcolici è possibile e un progetto che parte stasera lo dimostrerà
Per far comprendere i veri valori dell'esistenza e scongiurare le stragi del sabato sera, la Provincia dice sì al progetto «Una notte per la vita. Stop alle morti da discoteca», presentato ieri, durante una conferenza stampa. Nella sala degli stemmi erano presenti: il presidente della Provincia, Nicola Bono; l'assessore alla Cultura, Roberto Meloni; il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico; il titolare della Fashion promode, Santi Tomaselli che ha ideato il progetto; il padre costituivo del centro sociale Giorgio La Pira, Paolo Truden; l'imprenditore Raffaele Di Grano che ha messo a disposizione la sua discoteca Kukua Beach di Fontane Bianche. Nell'ambito del progetto che, a partire dalle 22 di questa sera, si svolgerà nella predetta discoteca, saranno offerti ai giovani ospiti cocktail analcolici alla frutta o a base di latte aromatizzato. Il progetto pilota che, partendo da Siracusa, dovrebbe svilupparsi in tutta Italia, vuole far capire come la capacità di godimento della vita sia intrinseca all'individuo. La smodata assunzione di alcol da parte dei giovani è il sintomo di un disagio profondo che va curato. Poiché il progetto, per fare centro, necessita di una rivoluzione culturale, si sta puntando a infondere quel senso di ebbrezza esistenziale, necessario per scongiurare l'assunzione di alcol e l' uso di droghe, sempre più spesso alla base di gravissimi incidenti, a volte mortali. È stato sottolineato come l'anticipato orario di chiusura delle discoteche non risolva la questione. I ragazzi, infatti, non considerando ciò un deterrente, si ubriacano nella tarda serata, piuttosto che a notte fonda. Durante la conferenza è stato anche tracciato il profilo del giovane d'oggi che, se da un canto sentendosi padrone del mondo non avverte il pericolo, dall'altro non si identifica nella società. È stata poi evidenziata la differente natura dei soggetti che hanno dato vita al progetto. Un soggetto pubblico, uno privato, l'altro sociale che mettono al centro dei propri interessi l'uomo. Per la buona riuscita del progetto, infine, è stato ritenuto necessario il coinvolgimento delle famiglie, che costituiscono la cellula fondante della società