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Sicurezza stradale, confisca dell'auto per chi guida sotto l'effetto di alcol o droghe

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Le nuove misure in tema di sicurezza stradale, apportate dal decreto legge 23 Maggio 2008 n. 92, a seguito del crescente numero di vittime per incidenti stradali provocati da guida in stato psicofisico alterato da alcol e droghe, hanno introdotto alcune norme modificative degli articoli 186 e 187 del Codice della Strada.
La normativa ha introdotto la confisca del veicolo per coloro che sono alla guida sotto gli effetti di droghe o in stato di forte ebbrezza etilica, con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l. La confisca del veicolo è stabilita dal giudice, che la deve disporre sia nei casi di "patteggiamento" sia nei casi di condanna; eccetto quelli in cui il veicolo appartiene a persona diversa da chi ha commesso il reato.
La sentenza della procura di Pinerolo, ha indetto l'asta per la vendita delle auto sequestrate e confiscate ai conducenti che hanno violato gli articoli 186 e 187 del Codice della Strada, ribadisce l'applicazione delle nuove norme e l'effettività della legge in materia. Il ricavato sarà devoluto al Fondo unico di giustizia, destinato a ricevere le somme di denaro acquisite dall'Autorità giudiziaria. La speranza è che grazie ad un mirato intervento del legislatore, sia possibile destinare tali somme all'implementazione delle misure di sicurezza stradale.
Nell'ambito delle misure e dei progetti volti a contrastare il fenomeno della guida sotto effetto di alcol e droghe rientra anche il progetto "Drugs on street", un'iniziativa promossa dai Dipartimenti delle Dipendenze in collaborazione con le Forze dell'Ordine. Il progetto, iniziato in via sperimentale nell'agosto 2007 sul territorio della provincia di Verona, è a tutt'oggi in corso, e ha permesso di individuare su circa 1000 conducenti sottoposti agli accertamenti clinici e tossicologici un riscontro di positività ad alcol e droghe pari a oltre il 46% (circa un conducente su due risulta positivo). Le attività di controllo, ampiamente giustificate da tale dato, hanno permesso anche di individuare un certo numero di conducenti risultati negativi al test con etilometro ma che avevano assunto sostanze stupefacenti (circa il 20%) e che, quindi, durante i normali controlli su strada sarebbero tornati al volante in condizioni psicofisiche non idonee.
La speranza è che iniziative congiunte di questo tipo contribuiscano a ridurre il numero di morti e di feriti sulle strade italiane che, purtroppo, molto spesso coinvolgono giovani vite.