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Sicurezza Stradale, l'Onu chiede all'Europa un decennio di inziative

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Sicurezza Stradale, l'Onu chiede all'Europa un decennio di inziative
fonte: Ministero Salute
E' stato recentemente presentato ''Decennio di iniziative 2011-2020 indetto dall'Onu per la sicurezza stradale'' il progetto internazione a

cui ha aderito anche il Dipartimento Politiche Antidroga. La declinazione a livello territoriale italiano del piano di lavoro è ad

appannaggio del Ministero della Salute, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Aci, che si occuperanno del coordinamento

interistituzionale. Gli incidenti stradali causati dall'abuso di sostanze stupefacenti, dalla bevande alcoliche, dalla mancata percezione del

pericolo e dai comportamenti a rischio sono un annoso problema contrastabile esclusivamente con la formazione, l'istruzione, le attività di

sensibilizzazione e l'ampliamento dei controlli su strada da parte delle forze dell'ordine. Le istituzioni si confrontano quotidianamente con

una tematica complessa con effetti economici e sociali di grande portata e con pesanti contraccolpi sui bilanci sanitari nazionali. Il piano

di interventi coordinato dalle Nazioni Unite si basa su cinque "pilastri", per ognuno dei quali l'Onu sollecita l'impegno dei governi

nazionali. Sulla gestione della sicurezza stradale è necessario, elaborare strategie, piani e obiettivi di sicurezza stradale a livello

nazionale, sorretti da attività di raccolta dati e di ricerca, che consentano di studiare le misure più adeguate e di monitorarne l'

implementazione e l'efficacia. Per quanto riguarda le strade e la mobilità, incrementare la sicurezza delle reti viarie a tutela di tutti gli

utenti della strada, in particolare di quelli più deboli (pedoni, ciclisti e disabili), tramite una valutazione metodica delle infrastrutture

e una maggiore attenzione alla sicurezza nelle fasi di pianificazione, progettazione, costruzione e gestione. Inoltre, favorire l'adozione

universale delle più avanzate tecnologie disponibili per la sicurezza attiva e passiva dei veicoli, attraverso l'armonizzazione di standard

globali, programmi di informazione per i consumatori ed incentivi per accelerare la diffusione dei dispositivi in grado di prevenire gli

incidenti. Sempre secondo l'Onu, devono essere sviluppati programmi per migliorare il comportamento degli utenti della strada, sollecitare il

rispetto delle leggi con nuove azioni formative e campagne di sensibilizzazione sulle cinture di sicurezza, i caschi per i conducenti di

motocicli, la guida in stato di ebbrezza e il superamento dei limiti di velocità. Fondamentale è poi migliorare la risposta alle emergenze

post-incidente e la capacità dei sistemi sanitari e parasanitari di fornire alle vittime della strada cure efficaci e periodi di

riabilitazione più adeguati.