Sicurezza stradale: l'Unione Europea contro gli incidenti
Sicurezza stradale: l'Unione Europea contro gli incidenti
Nel corso dell'ultima sessione, il Parlamento europeo ha adottato una direttiva per promuove la diffusione dei sistemi
intelligenti di trasporto nel settore del trasporto stradale. E si pone altri obiettivi ambiziosi per la riduzione dei
sinistri.
Decisione importante per la sicurezza stradale da parte del Parlamento europeo che, appena prima della pausa estiva, ha
adottato la Direttiva ITS: promuove la diffusione dei sistemi intelligenti di trasporto nel settore del trasporto stradale.
La Direttiva, che sarà a breve confermata da un voto del Consiglio e poi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della UE, è
frutto di un lungo negoziato fra le principali Istituzioni comunitarie. Sarà istituito un Gruppo consultivo europeo, che
dovrà fornire alla Commissione europea pareri sugli aspetti tecnici e commerciali relativi all'attuazione e alla diffusione
degli ITS nella UE.
La Direttiva individua quattro principali azioni prioritarie per i servizi ITS: raccolta dei dati, informazioni sul traffico,
iniziativa eCall (sistema di chiamata d'emergenza) ed aree sicure di parcheggio per i mezzi pesanti. L'obiettivo promuovere
ulteriormente e sostenere i sistemi intelligenti per la gestione dei trasporti, sia nell'ambito della ricerca sia
dell'applicazione, poiché offrono soluzioni efficaci per combattere la congestione del traffico ed accrescere i livelli di
sicurezza.
Si vuole ridurre del 40%, entro il 2020, il numero dei morti e dei feriti gravi negli incidenti stradali (rispetto
all'obiettivo sicurezza del 2010, oltre al numero di vittime, viene preso in considerazione anche il numero di feriti gravi).
Si intende raddoppiare, entro il 2020, il numero dei passeggeri dei bus e dei mezzi su rotaia, per favorire la mobilità
sostenibile. E ancora, l'Unione europea punta a ridurre del 20%, rispetto ai valori del 2010, le emissioni di CO2 nel
trasporto su strada, grazie all'apporto delle innovazioni tecnologiche.
Il nuovo Piano d'Azione è basato essenzialmente sul miglioramento della sicurezza dei veicoli, sul comportamento degli utenti
e sulla sicurezza delle infrastrutture, ed è strettamente legato ad alcune iniziative comunitarie di recente adozione, prima
fra tutte la Direttiva ITS, di cui si è parlato nella rubrica dedicata al Parlamento europeo.
Altri principi fondamentali sono il miglioramento dei dispositivi di sicurezza dei veicoli; la costruzione delle
infrastrutture stradali più sicure; lo sviluppo e l'applicazione di tecnologie intelligenti applicabili alla strada: il
miglioramento dell'educazione; il rafforzamento del controllo dell'applicazione delle regole relative alla sicurezza
stradale.
Altro aspetto interessante: si vorrebbe agevolare l'applicazione transfrontaliera della normativa in materia di sicurezza
stradale nei confronti di conducenti che non rispettano il semaforo rosso, guidano in stato di ebbrezza o senza cintura di
sicurezza o superano i limiti di velocità in uno Stato membro diverso da quello di immatricolazione del loro veicolo. Ma c'è
chi esprime dubbi circa la validità della base giuridica comunitaria per l'adozione della Direttiva, ritenendo la materia di
ordine puramente interno e nazionale. Insomma, ogni Stato punisce i colpevoli nei propri confini, seguendo proprie regole.
fonte - newstreet.it