Sicurezza stradale, Valducci: "Si' all'Osservatorio Parlamentare"
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Roma - "Stiamo valutando la possibilità di istituire un Osservatorio parlamentare sulla sicurezza stradale per individuare
tutte le modifiche che servono per ridurre le vittime degli incidenti anche attraverso norme più efficaci in materia di
visite mediche specie dopo i 50 anni". E' quanto dice al VELINO il presidente della commissioni Trasporti della Camera Mario
Valducci a margine del convegno di presentazione della seconda edizione della campagna di AssoBirra-Unasca ‘O bevi o guidi'.
La legge prevede già l'istituzione di un comitato d'indirizzo presieduto dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti,
ma manca ancora il regolamento che ne disciplinerà l'organizzazione.
Le disposizioni sulla sicurezza nella circolazione stradale prevedono inoltre alcune norme specifiche sui dati relativi all'
incidentalità con la previsione di un decreto del ministro sui termini e le modalità di trasmissione dei dati stessi. Secondo
gli ultimi dati pubblicati il numero delle vittime della strada, è all'incirca equivalente a quello dei caduti del
contingente americano in Iraq. Dati ancora allarmanti anche se testimoniano la drastica riduzione dei morti dal 2001 ad oggi
che secondo l'ultimo Rapporto dell'Istat-Aci è pari al 40,3%. Una percentuale che avvicina l'Italia all'obiettivo fissato in
sede europea, e cioè la riduzione del 50 per cento delle vittime entro l'anno. "E' necessario insistere con le attività di
comunicazione" ha sottolineato Valducci commentando i risultati già ottenuti dalla campagna di sensibilizzazione sui rischi
connessi al consumo di alcol in caso di guida, lanciata da AssoBirra-Unasca: nei primi 6 mesi del 2009 l'iniziativa ha
raggiunto circa 200 mila persone, il 40 per cento dei neopatentati che, in base al nuovo codice della strada, sono obbligati
a guidare in stato di assoluta sobrietà. Una misura che riguarda potenzialmente 3,5 milioni di giovani, mentre per i
guidatori più esperti il limite legale del tasso alcol tollerato è fissato a 0,5 g/l.
"Rimanere al di sotto deil limite di legge non vuol dire essere esenti da rischi: anche assumendo un quantitativo di alcol
inferiore al limite legale di 0,5 g/l, il rischio di incidente aumenta comunque del 40% rispetto a quando si guida da sobri"
sottolinea Piero Perron, presidente di AssoBirra che ammonisce: l'unico modo efficace di eliminare il rischio per la propria
incolumità è semplicemente quello di non bere prima di mettersi alla guida. Ma già si cominciano a cogliere i primi risultati
volti al consumo responsabile di alcolici: nei primi 10 mesi del 2010 - sottolinea Unasca-AssoBirra - le contravvenzioni per
guida sotto influenza dell'alcol sono diminuite del 9,8 per cento. Numeri coerenti con i dati del Rapporto Istat-Aci che ha
segnalato una calo delle vittime nel 2009 (-1,6% i sinistri, -10,3% i decessi e -1,1% i feriti)Di qui lo stimolo per la
seconda edizione della campagna di sensibilizzazione: dopo aver contribuito all'inserimento nei quitz d'esame da gennaio 2011
di alcune domande sul tema del rapporto alcol-guida, Unasca-AssoBirra puntano all'approdo nelle università oltre che in 3000
autoscuole. Verranno consegnati 10 mila alcol-test e 20 mila leale che lanciano il messaggio della campagna