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SIDS (Sudden Infant Death Syndrome): fumo in gravidanza

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SIDS: la morte in culla

Questo è uno degli argomenti di cui una mamma non vorrebbe nemmeno sentir parlare... ma è importante esserne a conoscenza per

limitare il più possibile il rischio che accada.
La perdita di un figlio è sempre una tragedia in qualsiasi modo essa avvenga ma la "sindrome della morte improvvisa del

lattante" strappa i bambini ai genitori senza alcun preavviso e senza un motivo reale. Ne rimangono famiglie distrutte dal

dolore, sconvolte e inconsolabili, colme di domande per cui non esistono risposte visto che le cause che provocano queste

morti non sono purtroppo note.
La SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) rappresenta la prima causa di morte nal lattante tra il primo mese e l'anno d'età; l'

incidenza è di 1 caso ogno 1000 bambini nati vivi. Si presenta durante il sonno inaspettatamente soprattutto tra il secondo e

il quarto mese di vita e colpisce per il 60% dei casi i bambini maschi. Come già detto le cause di questa malattia non sono

chiare però esistono delle raccomandazioni che hanno portato ad una notevole limitazione del fenomeno in paesi come Usa,

Nuova Zelanda e alcuni stati del nord Europa dove esistono delle statistiche in merito.
Il punto più importante da tener presente è quello di far dormire il bambino in posizione supina (a pancia in sù). Questo fa

diminuire il rischio del 49% perchè permette all'organismo di mettere in atto un meccanismo di "autorianimazione".
Far dormire il bambino su un materasso rigido e traspirante inclinato di circa 30 gradi (basta metterci sotto un cuscino o un

asciugamano piegato) senza tessuti che limitino l'aerazione e provochino surriscaldamento. Niente coperte e/o cuscini che

possono soffocare il bambino. Per lo stesso motivo evitare paracolpi e peluche.
Tenere lontano il bambino da ambienti in cui si fuma. Il fumo in gravidanza e in presenza del bambino raddoppia il rischio di

SIDS.
La stanza dove dorme il bambino deve avere una temperatura di circa 18-20 gradi. Non va coperto troppo, soprattutto se ha la

febbre, e il lettino deve essere lontano dal termosifone.
Il posto più sicuro dove far dormire il bambino è nella stessa stanza dei genitori ma nel suo lettino. Il piccolo deve essere

coperto con coperte che non si spostino durante il sonno andando a coprirgli il viso e la testa. Le manine andrebbero tenute

al di fuori delle coperte in modo che muovendosi il piccolo non se le possa portare sul viso. E' possibile la condivisione

del lettone (co-sleeping) ma deve essere una scelta consapevole. La vicinanza della mamma durante la poppata contribuisce

alla regolazione del ritmo cardiaco e a una riduzione della durata e della frequenza delle apnee durante il sonno del

bambino. Chi opta per questa soluzione deve tener presente gli adeguati accorgimenti come la presenza di un materasso rigido,

abbastanza spazio per tutti, niente coperte o cuscini soffici e avvolgenti, no a genitori troppo stanchi o sotto l'effetto di

alcool e droghe o di farmaci sedativi.
Una volta avviato l'allattamento (quindi circa dopo un mese dalla nascita), dare al bambino il succhietto prima della nanna.

Infatti sembra che il ciuccio aiuti ad evitare l'ostruzione funzionale della faringe da glossoptosi (la caduta indietro della

lingua). Inoltre provoca l'avanzamento della mandibola e ciò persiste anche se il bambino lo sputa dopo che si è

addormentato. La suzione in sè riduce le apnee che sono piuttosto frequenti nei neonati.