Sigarette, alcol e divano: gli italiani "malati" di abitudini
alcol alcolici fumo dipendenze giovani alcolismo
Rischio obesità Il 60% dei decessi in Italia nasce da problemi di salute legati al sovrappeso. Che è sempre più diffuso, anche tra i ragazzi.
ROMA - Grassi, non fanno sport ed eccedono in alcol e sigarette. I problemi di salute degli italiani sono sempre più legati agli stili di vita. Giovani e già grassi. Il Rapporto Osservasalute 2008, pubblicato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane è impietoso: "C'è un peggioramento degli stili di vita - afferma Walter Ricciardi, coordinatore dello studio - con un aumentato consumo di alcol soprattutto tra i giovani, si pensi alla pessima abitudine degli aperitivi alcolici fuori pasto; un crescente consumo di sigarette ed un'alimentazione scorretta, con l'abbandono della dieta mediterranea". Ed ancora: siamo agli ultimi posti in Europa quanto a pratica sportiva (solo il 20% pratica sport), con un aumento dei tassi di sovrappeso e obesità. Si tratta di fattori di rischio, rileva Ricciardi, "causa diretta del 60% dei decessi in Italia".Nord e Sud. Ma il modo di prevenire e curare cambia tra nord e sud Italia, con quest'ultimo molto meno efficiente. Un'evidenza di tale divaricazione, sottolinea il Rapporto, è rappresentata dalla quota di Prodotto interno lordo (Pil) che ciascuna regione spende in sanità: mentre le regioni del sud sono costrette a impiegare quote molto elevate per l'assistenza sanitaria (fino all'11% in Molise e oltre il 9% in Calabria), regioni come la Lombardia soddisfano tale diritto con meno del 5% del proprio reddito. Un altro indicatore citato è quello del ricorso alla ospedalizzazione, con un tasso "ancora troppo elevato" soprattutto al Sud: "indice - si legge nel Rapporto - di una scarsa azione sul territorio basata su prevenzione e cure primarie". In generale, nel mercato sanitario cresce il settore privato mentre si riduce quello pubblico. Donne, figli e anziani. In generale, si registra una lieve ripresa della fecondità (tra il 2000 e il 2006 il numero medio di figli per donna è passato da 1,26 a 1,35), l'Italia però continua ad invecchiare (ogni 5 persone una è over-65). E se le donne continuano a vivere in media più degli uomini (83 anni contro 78), in realtà gli anni "in più" sono spesso vissuti in condizioni di disabilità e senza alcuna assistenza soprattutto nelle regioni meridionali.