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Sigarette elettroniche sotto processo: non sicure per uno studio americano

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Sigarette elettroniche sotto processo: non sicure per uno studio americano
Fonte: New England Journal of Medicine
Titolo originale e autori: E-Cigarette or Drug Delivery Device? Questions About Safety, Usage and Future Implications of New Nicotine

Delivery Products. New England Journal of Medicine, Luglio 2011, 365, 193-195-Cobb NK, Abrams DB
Continuano a suscitare dubbi le e-cigarette, sigarette elettroniche ideate per smettere di fumare. Secondo uno studio prospettico condotto

dai ricercatori dello Schroeder Institute di Washington DC (USA) pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine, questi dispositivi

non sarebbero abbastanza sicuri per la salute.
Le sigarette elettroniche sono dispositivi simili in tutto e per tutto alle sigarette vere, ma a differenze di queste ultime, non contengono

alcun tipo di tabacco. All'atto pratico funzionano come degli inalatori (ad esempio quelli usati per l'asma) e producono un composto glicol

propilenico contenente nicotina mischiata ad aromi vari. Attualmente la sigaretta elettronica vine venduta con alcune componenti: il supporto

della sigaretta elettronica, le cartucce che possono contenere fino a 20 mg di nicotina e i kit di ricambio delle cartucce.
Lo scorso novembre la Food and Drug Administration aveva sollevato dei dubbi sulla qualità e sulla sicurezza delle e-cigarette e aveva

dichiarato l'intenzione di volerle inquadrare come prodotti per tabagisti, in quanto contenenti nicotina, e non come dispositivi farmaceutici

per la cura della dipendenza da tabacco.
Gli autori dello studio, dal canto loro, ritengono che qualsiasi prodotto contenente nicotina, anche se finalizzato allo scopo curativo della

patologia del fumo, debba essere attentamente studiato e analizzato prima di essere immesso sul mercato. Il rischio infatti, sostengono i

ricercatori, potrebbe essere quello di indurre un numero ancora più alto di dipendenti. Gli approfondimenti richiesti dal team statunitense

riguardano il test sulle cartucce, i differenti quantitativi di nicotina resi disponibili da parte delle diverse case produttrici, ulteriori

studi scientifici sull'effettiva affidabilità delle e-cigarette come strumenti capaci di indurre a smettere, sui dosaggi di nicotina

consentiti e sugli effetti a lungo termine per l'uomo dell'inalazione di propilene glicolico. Il rischio, conclude lo studio, è che la

sigaretta elettronica protragga la dipendenza anziché ridurla fino ad eliminarla.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)