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Simon Fraser University: il batterio benigno Rhizobium nuovo target per l'elaborazione di un vaccino per l'HIV

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HIV: il batterio benigno Rhizobium nuovo target per l'elaborazione di un vaccino

Un team di ricerca della Simon Fraser University ha individuato un elemento di un batterio benigno per l'uomo ma poco conosciuto, il radiobatterio Rhizobium, che potrebbe portare all'elaborazione di un vaccino per la prevenzione  dell'HIV.
I ricercatori hanno scoperto che sulla superficie di questo batterio ci  sono delle molecole di zucchero simili a quelle presenti sulla superficie del virus dell'HIV. Gli studiosi ritengono  quindi che, come per altre patologie quali la meningite e la polmonite, si potrebbe arrivare a sviluppare un vaccino che consenta al nostro sistema immunitario di individuare preventivamente il virus e attivarsi contro di esso.Nello specifico, spiegano gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Chemistry & Biology, le molecole di zucchero  del virus agiscono come una copertura, impedendo al nostro sistema immunitario di individuare il virus se non nel momento in cui questo si è ormai diffuso ampiamente nel corpo. Isolando le  molecole di zucchero presenti sul batterio, simili a quelle dell'HIV, e individuando la proteina che le lega, gli scienziati ritengono che si potrebbero così individuare anche gli anticorpi in grado di riconoscere entrambe le molecole di zucchero. Dagli anticorpi si potrebbe infine arrivare al vaccino che permetterebbe all'organismo di organizzare le proprie difese appena dovesse riconoscere una  molecola di zucchero come quelle presenti sul virus dell'HIV.
Gli scienziati auspicano di poter continuare la ricerca per individuare la proteina che si lega al batterio e  creare le varianti del vaccino da testare entro i prossimi uno o due  anni.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)