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Smart drugs: non esistono droghe furbe

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Ecco come smerciavano la 'droga profumata'

Tutto è nato da una ricerca su internet da parte dei carabinieri del Nas. C'erano dei siti che offrivano dei profumatori e deodoranti per

ambienti, a prezzi tutt'altro che modici ed è stato questo ad insospettire i militari che hanno compiuto ulteriori accertamenti. Sotto

controllo è finito in particolare un sito della Repubblica Ceca in cui venivano commercializzati i prodotti finiti nel mirino delle forze

dell'ordine.
Le materie prime provenienti dalla Cina e dall'India venivano lavorate e miscelate con altri ingredienti e poste all'interno di confezioni

che sembravano aromatizzatori che avevano nomi di fantasia come Hurricane o Orange. Le analisi di laboratorio poi hanno scoperto la presenza di cannabinoidi sintetici inseriti nella tabella degli stupefacenti, ma anche di sostanze di recente sintesi non ancora tabellate come droghe
Prodotti, comunque, che alla fine venivano utilizzati come droghe leggere dai tossicodipendenti e che venivano venduti in dei negozi, ma

anche in due distributori automatici che si trovavano a Roma e a Cassino. La base logistica per la vendita è stata localizzata a Torino, ma

gli arresti che hanno riguardato i venditori sono stati fatti anche a Reggio Emilia, Bologna, Padova, Alessandria e Vicenza. I Nas grazie

all'apporto dei dipartimenti delle politiche antidroga e del ministero della Salute sono riusciti a localizzare in tutta Italia le aree in

cui sono avvenuti ricoveri per intossicazioni da canabinoidi sintetici, aree che coincidono con la vendita e la distribuzione dei falsi

deodoranti per ambiente. In tutto i ricoverati sono stati poco meno di 150. Sono stati 19 i provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal

Gip del tribunale di Catania Santino Mirabella, di cui 6 in carcere e 13 agli arresti domiciliari per tutti si profilano i reati di

associazione per delinquere finalizzata al commercio di prodotti pericolosi per la salute, traffico di sostanze stupefacenti e ricettazione

nei confronti di altrettanti soggetti alcuni dei quali già pregiudicati per reati specifici.
L' operazione, denominata ‘Oro e incenso', è scattata in seguito alle segnalazioni di almeno trenta episodi di grave intossicazione e

oggetto di allerta da parte del Dipartimento delle politiche antidroga e del ministero della Salute.
"Proporrò e solleciterò opportune iniziative per adeguare costantemente la lista delle sostanze stupefacenti alle emergenze che via via si

manifestano', ha annunciato il ministro della Salute Renato Balduzzi. ‘Non ci sono droghe ‘smart', cioè furbe. Bisogna fare molta attenzione

- ha detto il ministro - a non giocarsi la vita, utilizzando sostanze dannose per la salute. Occorrono normative sempre più adeguate per

contrastare una situazione in continuo cambiamento'.

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)