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Smartdrugs, il mito dell'efficienza a tutti i costi che ci devasta la vita

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Smartdrugs, il mito dell'efficienza a tutti i costi che ci devasta la vita


Il tema delle smart drugs in USA però sta diventando piuttosto critico. Adderal, Provigil e il più famoso Ritalin (nelle schede fotografiche i dettagli), farmaci nati per combattere la sindrome di attenzione e iperattività per aumentare la propria resistenza fisica ed efficienza, vengono assunti con assoluta leggerezza, specialmente dai più giovani. La rivista scientifica Nature ha pubblicato i risultati di un sondaggio on line in cui si chiedeva ai lettori se facevano comunemente utilizzo di sostanze psicotrope per acuire attenzione, concentrazione o memoria. I risultati parlano chiaro: un lettore su cinque ha risposto affermativamente.
Il che non stupisce, se si pensa che oggi il concetto di salute si è decisamente esteso. Non più solo benessere fisico, ma anche mentale: qualcosa che va oltre la cura e la prevenzione. Oggi si ambisce all'eccellenza, alla perfezione, alla possibilità di fare di tutto e di più. E per non crollare ecco che arrivano in aiuto pilloline chiamate smart capaci di tenere sveglio il cervello, inibire la fame e la stanchezza e aumentare il rendimento. La domanda dei nootropi (traduzione italiana assai meno sexy delle smart drugs) è alta e una parte della società, quella popolata da donne che non invecchiano, manager in perenne competizione e figli che eccellono in tutto, in qualche modo lo impone. Internet poi rappresenta un mercato illimitato e poco controllato per soddisfare la domanda crescente.
"Sgomberiamo il discorso da eventuali fraintendimenti. Le sostanze nootropiche hanno tutte un effetto dopante e devastante perché se nell'immediato regalano una maggiore efficienza mentale, quando gli effetti svaniscono provocano dipendenza e danni alla memoria" spiega a GQ Anna Lisa Muntoni dell'Istituto di neuroscienze del Cnr di Cagliari. "Le cosiddette smart drugs possiedono svariate sostanze psicoattive e migliorano i processi cerebrali facilitando attenzione, concentrazione, memoria, capacità organizzativa e cerebrale anche in persone sane ma, se assunti fuori da prescrizione medica, la riduzione di sonno, fame e fatica può diventare patologica". In Italia lo scrittore bolognese Gianluca Morozzi ha voluto sperimentare il Ritalin per una settimana, scrivendo poi un diario dell'esperienza che è stato pubblicato dal mensile Wired. E gli effetti sono stati più tragicomici che efficienti. Un motivo in più per non cadere nelle trappole dell'efficienza a tutti i costi - anche se sono quelli "ridotti" di un farmaco.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)