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Sochi 2014 – L’Australia dichiara guerra all’alcol

Alcol bandito in casa australiana in occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Il Comitato olimpico australiano (AOC) ha infatti stilato un decalogo molto rigido e intransigente per gli atleti che parteciperanno all’edizione dei Giochi in Russia, in modo da evitare il ripetersi delle figuracce che hanno macchiato l’immagine sportiva del Paese l’anno scorso a Londra, quando sono arrivati i peggiori risultati di sempre in termini di medaglie conquistate.

Al di fuori del villaggio olimpico sarà consentito un utilizzo moderato e responsabile di alcol, mentre, all’interno, sarà bandito. “Vogliamo creare un ambiente sano e positivo, che possa permettere ai nostri atleti di essere sempre concentrati al 100% per gareggiare al meglio – spiegano i responsabili del Comitato olimpico australiano -. Queste regole devono essere osservate. Non è ammissibile che un atleta che deve ancora gareggiare venga disturbato da altri che, invece, hanno già concluso la loro avventura olimpica e si apprestano a rientrare a casa”.

Oltre al record negativo di medaglie, a Londra 2012 l’Australia si è resa protagonista di diversi spiacevoli episodi legati all’abuso di alcol, tanto che si è parlato di una cultura “tossica” ben diffusa all’interno della squadra di nuoto, mentre il vogatore Josh Booth è stato anche fermato dalla polizia dopo aver infranto una vetrina di un negozio durante una notte brava.

Recentemente, la Fedrazione rugby australiana ha sospeso 6 giocatori per una partita e ammonito altri 9 per aver consumato alcol prima della partita giocata contro l’Irlanda, e poi vinta 32-15

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://it.eurosport.yahoo.com/blog/the-sochi-network/sochi-2014-l-australia-dichiara-guerra-all-alcol-152455880.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)