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Social network, studio conferma l'esistenza della sindrome di "astinenza da networking"

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Social network, studio conferma l'esistenza della sindrome di "astinenza da networking"


Finora era nell'aria, ma nessuno aveva dato informazioni certe su Facebook e Twitter (ma non solo): esiste una particolare sindrome, "astinenza da social network", che la Winchester University del Regno Unito ha studiato nel dettaglio, analizzando i comportamenti di un nutrito gruppo di persone: parliamo di dieci soggetti che si sono autodefiniti dipendenti da Facebook e altrettanti che, invece, hanno ammesso di dipendere da Twitter. A riportare i risultati, Telegraph online, che ha anche messo in evidenza le testimonianze più indicative di tale disagio.


"Buona parte della mia vita - ha confessato uno degli utenti ai quali è stato impedito di utilizzare i social network - è organizzata via Facebook. Non ho comunicato con la mia famiglia per una settimana intera".


Qualche altro si è "sentito solo e tagliato fuori dal mondo. Le mie dita - ha spiegato il diretto interessato - sembrano essere programmate per cercare l'applicazione ogni volta che prendo il telefono".


Il dottor David Giles, che ha condotto e seguito lo studio con passione e convinzione, ha spiegato che un atteggiamento del genere non è pericolosissimo, perché "questa dipendenza dai social media [non] sta corrodendo la vita delle persone; quello che la maggior parte di questi cosiddetti ‘dipendenti' sta facendo online è profondamente sociale".


La moderazione è però necessaria: l'assenza del social network dalla vita degli individui ha causato, infatti, veri e propri sintomi di astinenza, il che tutto è fuorché sociale e positivo (è emerso qualcosa di molto interessante, comunque, perché chi non è stato su Facebook, per esempio, ha potuto trascorrere più tempo con la figlia).


Ma la ricerca non si è fermata qui: è stato anche imposto l'utilizzo dei due social network principali a un gruppo di venti persone; ebbene, i risultati sono stati positivi per le reti sociali, perché tutti si sono rispecchiati nel commento di questo utente:


"Ho pensato che avrei trovato l'uso di Facebook ogni giorno noioso e inutile - ha spiegato un membro del gruppo analizzato, dopo aver usato la piattaforma per un mese intero -, ma mi sto divertendo abbastanza. In realtà, sto vedendo i miei amici anche di più adesso".


Se non ci sono, mancano; se ci sono, migliorano la vita: quali altre prove servono per i nemici di post e cinguettii vari?


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)