Società Italiana di Andrologia: considerazioni su vino ed eros
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È ottimistica, ma cauta, la conclusione degli esperti che questo pomeriggio a Milano hanno presentato il libro `Vino ed eros´ (edito da Giunti Demetra), promosso dalla Società italiana di andrologia (Sia) e depositato all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Andrologi, psicologi, urologi, ginecologi e farmacologi provano a fare chiarezza sui legami fra alcol e sessualità. Il punto di partenza è scientifico e riguarda sia lui che lei: «Modiche quantità di vino rosso - afferma infatti Nicola Mondaini, dirigente medico dell'ospedale Santa Maria Annunciata di Firenze - oltre a proteggere il sistema cardiovascolare, svolgono un ruolo protettivo anche per la sessualità maschile e femminile». Da un lato c'è uno studio dei ricercatori della University of Western Australia, condotto su 1.580 uomini tra i 20 e gli 80 anni e pubblicato sull«International Society of Sexual Medicine, secondo cui tra i bevitori abituali il tasso di disfunzione erettile è del 25-30% minore che negli astemi. E poi c'è uno studio italiano su circa 800 donne 18-50enni residenti nel Chianti, condotto dall'università di Firenze e pubblicato sulla stessa rivista. Dice che il vino rosso, se consumato con moderazione, oltre a favorire l'eccitazione aumenta il desiderio sessuale nell«altra metà del cielo»: l'indice che misura l'appetito femminile risulta di 27,3 punti nelle bevitrici di vino rosso, scende a 25,9 nelle donne che assumono alcolici in generale, cala a 24,4 nelle astemie.«L'effetto del vino rosso dipenderebbe non dal potere dell'alcol - sottolinea Mondaini, autore dello studio - ma da composti chimici che aumenterebbero l'afflusso di sangue in alcuni settori di `chiave´ del corpo». Più in generale, comunque, agendo sui circuiti neurochimici cerebrali, l'alcol influenza il rilascio di dopamina ed endorfine: i neurotrasmettitori ritenuti dalla scienza «il substrato biologico del desiderio». Gli specialisti ammettono poi che, se è vero che bere eccessivamente danneggia la salute e ostacola le prestazioni sessuali, su periodi lunghi il bere moderato non sembra compromettere la `performance´ sotto le lenzuola. Ma «attenzione - precisa il presidente della Sia, Vincenzo Gentile - I risultati presentati non suggeriscono agli astemi di iniziare a bere con l'idea di migliorare la propria sessualità. La verità nel rapporto tra vino ed eros risiede nel buon senso. Ogni eccesso deve essere frenato», ammonisce. Perché «il vino ha effetti positivi o negativi sulla vita sessuale, agendo indirettamente tramite i centri nervosi o direttamente sull'apparato genitale», ma tutto dipende dalle quantità assunte. È ancora più tranchant Emanuele Scafato, presidente della Società italiana di alcologia e direttore dell'Osservatorio nazionale alcol e del Centro di collaborazione Oms per la ricerca sull'alcol. «L'alcol - avverte - non può essere oggetto di prescrizione da parte di chi esercita l'importante missione di prevenire le malattie e tutelare la salute. È considerato peraltro non etico suggerire un consumo pur moderato di alcol, alla luce dell'evidenza ormai condivisa che l'alcol è una sostanza di per sé dannosa e tossica, capace di indurre dipendenza e potenzialmente cancerogena». È collegato a un maggior rischio di una dozzina di tumori e di oltre 60 patologie.