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Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza: la prima bevuta, attenzione alla dipendenza

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Adolescenti, la prima bevuta: attenzione alle dipendenze!

La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza ha compiuto una ricerca su un campione di circa duemila studenti delle scuole superiori che constatano che la prima bevuta degli adolescenti avviene in famiglia.
I dati sono stati raccolti dall’indagine Adolescenti e Alcol e rilevano che il 59 per cento dei ragazzi che hanno assunto alcol per la prima volta è stata con i loro genitori mentre il 14 per cento degli intervistati dichiarano che il loro primo approccio con l’alcol è stato con parenti tipo fratelli, zii, nonni, cugini.
Il 18 per cento dichiara di aver bevuto per la prima volta in compagnia di amici, spesso coetanei.
Solo una minima percentuale dell’8,3 per cento dei ragazzi e il 10,5 per cento delle ragazze ha di dichiarato di non aver mai bevuto bevande alcoliche.
Ma a che età c’è stato il primo contatto con l’alcol?
Il 29,5% dichiara di averlo avuto tra i 6 e i 10 anni e l’8,2% a meno di 6 anni in tutta Italia. Nel Nord-Est, precisamente è l’11.6% ad aver bevuto per la prima volta una sostanza alcolica prima dei 6 anni; il 35% tra i 6 e i 10 anni.
Le bevande a basso contenuto alcolico sono quelle più in voga tra gli adolescenti:  il 59,2% dei baby consumatori (per il 17,2% in modo autodefinito “abituale”, per il 41,9% “occasionale). Un dato che preoccupa molto Silvano Bertelloni, Presidente della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, che osserva: «Queste bevande sono un vero “cavallo di Troia” verso il consumo precoce di sostanze alcoliche più pesanti (superalcolici innanzi tutto), perché cominciano ad abituare gli adolescenti all’alcol e a creare dipendenza, senza essere percepite come potenzialmente pericolose e quindi con ancor meno remore ad abusarne».

 
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)