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Società Italiana di Pediatria: alcol e fumo trasgressioni in aumento tra i ragazzi

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Libro bianco: alcol e fumo trasgressioni in aumento tra i ragazzi

E' stato presentato ieri nella Sala Consiglio - Presidenza Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma,

il Libro Bianco "La salute dei bambini" - Stato di salute e qualità dell'assistenza della popolazione in età pediatrica nelle regioni

italiane che presenta il rapporto sulla salute e l'assistenza di bambini e adolescenti in Italia.
Il convegno è stato organizzato da Osservasalute insieme alla Società Italiana di Pediatria (SIP) e qui si è presentato il Libro Bianco, nato

con lo scopo di analizzare in maniera uniforme e aggiornata la molteplicità di tematiche che gravitano attorno alla salute e all'assistenza

del bambino e dell'adolescente con dati validi e confrontabili tra le realtà regionali italiane.
Parte integrante di un percorso di ricerca, formazione e sensibilizzazione condiviso tra la Società Italiana di Pediatria (SIP), l'

Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e la Società Italiana Medici

Manager (SIMM) - si legge nel comunicato - Il Libro Bianco vuole offrire gli strumenti per pervenire a una migliore comprensione dei bisogni

di salute e all'elaborazione di modelli per una rete pediatrica che sia in grado di dare risposte a questi bisogni con efficacia, efficienza

ed equità.
Il primo dato che si evidenzia in questo rapporto è che "l'Italia non è un Paese per bambini: troppi nonni senza nipoti", facendo comprendere come si sia abbassato nel tempo il numero di nascite.
Ma la scarsa natalità non è il solo problema messo in luce nel Libro Bianco, tra i vari temi trattati c'è quello dell'abuso di sostanze

pericolose, quali l'alcol e il fumo.
In base ai dati del 2010, si scopre che più di un giovane su 5 è a rischio fumo. Nello specifico, a livello nazionale, la quota di fumatori

tra i 15 e i 24 anni è pari al 21,5%. Una percentuale molto alta, se si considera quanto invece sia bassa l'età. Secondo gli specialisti son

ancora troppi i giovani che fumano, anche se rispetto all'anno 2000 si è riscontrata una diminuzione pari al -1,8%.
Le cose cambiano un po' se si analizzano i dati da regione a regione. Per esempio si sono registrate riduzioni più consistenti in Calabria

con un -42,1%, nel Friuli Venezia Giulia con un -28%, in Valle d'Aosta con un -23,7% e in Toscana con un -17,8%.
Per contro ci sono regioni in cui la tendenza è all'opposto e hanno segnalato un aumento del vizio del fumo. Tra queste sono segnalate la

Sardegna con un +29,1%, le Marche con un +26,9% e la Campania con +11,1%.
In sostanza, le regioni con il più alto numero di giovani fumatori nel 2010 sono la Sardegna con una percentuale pari al 29,7%, le Marche

(26,4%), il Trentino-Alto Adige (25,7%) e la Lombardia (25,1%). Dall'altra parte della scala, i valori minori si sono riscontrati in Calabria

con una percentuale pari all'11,3%, la Valle d'Aosta (14,8%), la Puglia (17,8%) e la Campania (18%).
Altro vizio a rischio salute che interessa i giovani è quello dell'alcol. Anche qui i dati non sono confortanti e mostrano che il vizio del

bere, in particolare nelle occasioni d'incontro è un po' troppo diffuso - e non solo tra i maschi, ma anche tra le femmine.
Nel 2010, secondo il rapporto, la percentuale di coloro che hanno consumato almeno una bevanda alcolica è molto alta nei maschi che si

attestano a un 76% dei maschi, mentre è un po' più bassa - ma sempre oltre la metà - per le femmine, e che si attesta al 59,8%.
In linea generale, valutando le varie classi di età, sono sempre i maschi a bere di più. E sono sempre loro a indulgere maggiormente in

comportamenti a rischio, bevendo oltre misura e spesso in modo compulsivo - con quel termine oggi di moda e detto "binge drinking". In dati

percentuali, chi si comporta in questo modo è il 22% dei maschi, contro l'11,6% delle femmine.
È chiaro che di fronte a questi dati è necessaria una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e della famiglia stessa.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)