Società italiana Tabagismo: per spingere i giovani a smettere di fumare si studiano nuovi messaggi sui pacchetti
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Per spingere i giovani a smettere di fumare si studiano nuovi messaggi sui pacchetti
Per convincere i ragazzi a smettere di fumare o (meglio) a non cominciare affatto, si stanno valutando nuove strategie comunicative non
strettamente legate al discorso dei danni alla salute. Da anni, infatti, i pacchetti di sigarette devono essere corredati di messaggi che, in
modo estremamente chiaro e immediatamente visibile all'occhio, mettano in guardia sulla pericolosità del tabacco. Scritte come "Il fumo
provoca il cancro", o "il tabacco uccide", però, nonostante il tono allarmistico, non sembrano colpire più di tanto l'attenzione dei giovani,
specie dei teenagers, forse perché durante l'adolescenza ci sentiamo tutti invincibili e immortali, o anche perché si pensa sempre di poter
smettere quando si vuole.
In realtà, come i fumatori accaniti sanno bene, il vizio è molto difficile da sradicare, e quanto prima si comincia, tanto più complicato
diventa poi fare a meno delle amate bionde. "L'epidemia da tabacco è la peggiore calamità che l'umanità si sia tirata addosso dopo le grandi
pestilenze del passato - denuncia Giacomo Mangiaracina, Presidente della Società italiana Tabagismo - I nostri sforzi oggi sono protesi a
realizzare almeno due grandi obiettivi:
sviluppare la rete dei Centri specializzati nel trattamento del tabagismo (CTT) in ogni regione e in ogni Asl, e creare un fondo nazionale
per la lotta al tabacco, come avviene in Inghilterra, con un investimento di almeno 1 euro a cittadino, per consentire le campagne mediatiche
continue, un invito ai giovani a non cominciare e un incoraggiamento ai fumatori a consultare i Centri tabagismo".
Se non è, infatti, tanto la paura delle malattie che possa fungere da deterrente, allora evidentemente si dovrà spostare l'attenzione su
altri aspetti negativi legati alle sigarette. Si stanno perciò studiando nuovi messaggi rivolti essenzialmente ai ragazzi molto giovani e
specialmente alle teenagers, dato che ormai appare chiaro che le vittime del fumo sono ancora più le donne degli uomini.
Mettere in evidenza, ad esempio, che fumare provoca un precoce invecchiamento, un ingiallimento dei denti e delle dita, l'alito cattivo e che
inficia la potenza sessuale potrebbe rivelarsi strategicamente più efficace che non il paventare tumori e altre patologie.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)