Società - L'Italia beve meno alcol
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L'Italia beve meno alcol. E′ quanto risulta dai dati dell′analisi sul consumo di alcol nel nostro paese realizzata dall′agenzia di ricerca Eclectica di Torino per l′Osservatorio permanente sui giovani e l′alcol.
Secondo Franca Beccaria, sociologa dell′Università di Torino e fondatrice di Eclectica (nonchè curatrice della ricerca), in Italia abbiamo avuto un′ inversione di tendenza.
In particolare, dai dati del consumo pro-capite, si evidenzia come il consumo di alcol abbia avuto un picco dal dopoguerra fino alla fine degli anni ′60, passando dai 10.5 litri di alcol puro a testa in un anno, ai 15,9 litri nel 1970. Ed è proprio all′inizio degli anni Settanta che si comincia a registrare una costante diminuzione: in calo il consumo di vino (dai 110,1 litri di vino nel 1965 ai 45,7 del 2005) e di liquori (dagli anni ′70 ad oggi si e′ passati da 1,8 litri di alcol puro a testa all′anno, a 0,9 nel 2005). Contemporaneamente a questi decrementi si registra un innalzamento nel consumo di birra; sono gli anni ′80 e ′90 quelli che incoronano la birra come bevanda ′nuova′ nel consumo comune, tuttavia, secondo i dati del 2005 è ancora dietro al vino, con 29,7 litri pro-capite annui.
E′ importante precisare, però, che il calo costante del consumo di alcol in Italia corrisponde ad una diminuzione delle persone che fanno uso di bevande alcoliche (in accordo con quanto affermato dall'ISTAT nei dati presentati all′Alcohol prevention day 2009) bensì si registra, ormai da 15 anni ininterrottamente, una diminuzione del consumo regolare, intendendo il consumo quotidiano o quasi.