338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Socioaffective Neuroscience and Psychology: esiste una vera e propria dipendenza sessuale?

cufrad news alcologia alcol alcolismo Socioaffective Neuroscience and Psychology: esiste una vera e propria dipendenza sessuale?

Non esiste un vero e proprio disturbo, afferma ricerca

Chi proprio non riesce a controllare i propri desideri sessuali in realtà non è vittima di un reale disturbo. Secondo uno studio dell'Università della California di Los Angeles, infatti, nel caso di questi soggetti la risposta neurale all'oggetto della dipendenza non sarebbe equiparabile a quella registrata nei tossicodipendenti.
Lo studio, pubblicato su Socioaffective Neuroscience and Psychology, ha analizzato un campione di 39 donne e 13 uomini che mostravano difficoltà evidenti nel controllo delle proprie pulsioni sessuali: “il cervello dei dipendenti dal sesso non risponde come quello degli altri pazienti che soffrono di dipendenze", ha spiegato Nicole Prause, fra gli autori della ricerca.
Secondo la letteratura scientifica prodotta finora, tuttavia, tale disturbo appartiene al campo delle "dipendenze senza droga", cioè comportamenti patologici che coinvolgono oggetti o attività apparentemente innocue, come il gioco d'azzardo, il lavoro, ecc. La sesso-dipendenza non rientra nella classificazione delle disfunzioni sessuali DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders stabilito dall'Associazione psichiatrica americana) riconosciuto come riferimento per inquadrare le patologie psichiatriche.
Chi ha la sfortuna di essere vittima della dipendenza sessuale, si relaziona al sesso con motivazioni diverse dando sfogo alle proprie pulsioni con masturbazione, rapporti sessuali anche con persone anonime e/o prostitute, esibizionismo, voyeurismo, pratiche di tipo sadomasochistico, acquisto di materiale pornografico, utilizzo di servizi erotici al telefono e altro ancora. Il sesso diviene un'esigenza primaria per il quale tutto il resto può venire sacrificato, inclusi la salute, la famiglia, gli amici e il lavoro. Come conseguenza si possono sviluppare disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce o ritardata, anorgasmia, ecc.), malattie sessualmente trasmesse o disturbi quali ulcera, pressione alta, calo delle difese immunitarie, esaurimento fisico o disturbi del sonno. Non solo: purtroppo una buona percentuale dei dipendenti sessuali ha pure gravi problemi matrimoniali e di rapporto con i figli.
Come si fa a distinguere un comportamento sessuale intenso da una vera e propria dipendenza? Poiché molti pazienti sono riluttanti a parlare di problemi sessuali, è difficile individuare una dipendenza sessuale a meno di porre le domande giuste. Sono stati elaborati perciò dei test specifici, il più famoso dei quali è il SAST (Sexual Addiction Screening Test). La Terapia impiegata si serve di psicoterapia individuale o di gruppo. Diversamente dalla dipendenza da droghe (dove l'obiettivo della cura è l'astinenza definitiva dall'uso di tali sostanze), la dipendenza sessuale si pone come obiettivo il ritorno ad una sessualità sana attraverso la consapevolezza delle ragioni che hanno causato la dipendenza. I programmi di trattamento possono suggerire che il paziente si astenga da tutte le attività sessuali, inclusa la masturbazione per un periodo da uno a tre mesi per dimostrare di poter vivere senza sesso. La partecipazione della partner è altamente desiderabile per il successo della cura. Talvolta, accanto alla psicoterapia vengono utilizzati psicofarmaci.
Poiché tuttavia si tratta di un disturbo che si può sviluppare progressivamente, è bene conoscere la dipendenza sessuale così da essere in grado di coglierne i primi sintomi e prevenirne lo sviluppo attraverso la consapevolezza dei pericoli che può comportare.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)