Sondaggio NIDA: aumenta il consumo di marijuana nei giovani statunitensi
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Fonte: Monitoring the Future-NIDA
Titolo originale e autori: Monitoring the Future Survey-
Consumo di marijuana ed ecstasy in crescita ed elevato consumo di sostanze senza la necessaria prescrizione medica. Queste le
novità che emergono dal sondaggio 2010 "Monitoring the future" appena pubblicato sul sito del National Institute on Drug
Abuse (NIDA).
Il sondaggio realizzato annualmente, rappresenta uno spaccato sullo stato dell'arte del consumo di sostanze quali il tabacco,
l'alcol e le droghe nella popolazione giovane degli Stati Uniti. Un bacino di oltre 46 mila studenti di circa 400 scuole
pubbliche e private. I dati, elaborati dall'Università del Michigan, rilevano che il tasso dei consumatori di cannabis
durante il 2010 è pari al 16%, un valore in aumento rispetto al 14,5% del 2009. A dichiarare di farne uso, nel corso dell'
ultimo mese, è stato il 21,4% degli studenti intervistati mentre, per le sigarette, il valore è pari al 19,2%. Quello che
aumenta è il numero delle occasioni per fumare cannabis nella quotidianità.
Nel 2010 i tassi di diffusione delle marijuana tra gli studenti degli ultimi anni di scuola superiore sono pari al 6,1% e
pari al 3,3% per gli studenti delle classi precedenti. Nel 2009 gli stessi indici registravano rispettivamente tassi del 5% e
del 2,8%. Nonostante il dato positivo relativo ad un calo del consumo di tabacco emerge un altro dato preoccupante: la
crescita del consumo di ecstasy così come dei farmaci che vengono consumati senza la prescrizione medica. L'ecstasy, dopo
aver registrato in passato una diminuzione dei consumi, è aumentato nuovamente negli ultimi due anni tra gli studenti degli
anni finali delle superiori, passando dallo 0,6% del 2009 all' 1,1% del 2010.
In costante discesa il consumo di alcol con tassi che calano dal 43,5% del 2009 al 41,2% del 2010 e con i casi di binge
drinking (più di 5 cocktail in una volta) che scendono in un anno dal 25,2 al 23,2%. Per i farmaci senza prescrizione medica
(come ad esempio gli antidolorifici) i tassi restano alti, e lo si deduce dal fatto che non quadrano i conti tra le
prescrizioni effettuate dai medici e il numero delle scatole acquistate. Secondo Nora Volkow, direttrice del NIDA, i consumi
crescenti di marijuana sono particolarmente pericolosi perché il cervello degli adolescenti viene sottoposto a rischi proprio
durante la sua fase di maturazione e sviluppo e gli studi dimostrano che 1 persona su 6 che fa uso di cannabis in
adolescenza, diventa dipendente. Il sondaggio Monitoring the future rappresenta una delle maggiori indagini sul consumo di
sostanze tra i giovani ed è finanziata dal Ministero della Salute degli Stati Uniti.
Redattore: Staff Dronet