Sondrio: a scuola nasce uno sportello alcol e droga
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Prevenzione al tabagismo e all'abuso di alcol e droga. Di questo, ma anche di sessualità si sta parlando in questi giorni nelle aule dell'istituto tecnico e per geometri "Pasquale Saraceno" nell'ambito del progetto di prevenzione e di tutela alla salute che la scuola ha consolidato ormai da circa un decennio. La novità di quest'anno scolastico, al via da gennaio, sarà l'attivazione dello "Sportello di ascolto" a cui gli studenti potranno rivolgersi una volta a settimana. A disposizione degli allievi un docente ed uno psicologo. Il 15/20% dei ragazzi che approda al Saraceno dichiara di aver fumato sigarette almeno una volta nella vita. «C'è chi lo fa solo per provare - dice la referente del progetto Margherita Corgatelli - ma c'è anche chi poi continua, il nostro compito è quello di favorire, per quanto possibile, la consapevolezza nella scelta di fumare o di bere alcolici evitando di farsi trascinare dal gruppo, di emulare i più carismatici, come succede spesso».
Questa parte del progetto viene gestita con la consulenza del dottor Giovanni Invernizzi, che collabora attivamente con l'Istituto nazionale dei Tumori di Milano. Gli studenti delle seconde classi, insieme ai loro genitori, vengono invece accompagnati in un percorso di educazione alla sessualità: «perchè ancora oggi - spiega Corgatelli - è un argomento difficile, per qualcuno può essere un tabù e in una provincia, quella di Sondrio, che si trova al primo posto in Lombardia per aborti tra ragazze minori, parlare di sessualità e affettività, è secondo noi prioritario». Le lezioni sono tenute dagli operatori del consultorio famigliare dell'Asl di Morbegno coordinati dal dottor Amonini. Con gli allievi di terza si comincia a parlare di acool e droghe, visto che proprio la fascia di età tra i 15 e 17 anni è quella considerata più a rischio rispetto all'abuso di queste sostanze. Con gli operatori della cooperativa Coplotta e la collaborazione dell'ufficio di piano, si lavora nell'ottica della prevenzione.
«Alcuni ragazzi di quarta che l'anno scorso hanno assistito a questi incontri, insieme ad altri colleghi di altri istituti stanno promuovendo una giornata di prevenzione all'alcol che si svolgerà ad aprile in piazza Sant'Antonio - ancora la docente - ci pare un bel segnale da parte di questi giovani, di cui spesso si evidenziano solo i lati negativi». Con i più grandi, quelli che approderanno all'Università o al mondo del lavoro, il progetto si orienta sui rischi legati alla guida in stato di ebbrezza o dopo l'uso di stupefacenti. «Lavoriamo in stretto contatto con la Polizia di Stato, gli operatori del 118 di Sondrio e la Croce Rossa di Morbegno - aggiunge ancora Corgatelli - i ragazzi sono molto coinvolti e si fanno molte domande, ricordo in particolare uno studente che un giorno disse di dover ringraziare le forze dell'ordine perchè è stato fermato ad un posto di blocco mentre guidava ubriaco, disse che gli avevano ritirato la patente e sequestrato l'automobile, ma nemmeno lui può sapere come sarebbe andata a finire»