Sonnolenza diurna: analisi del problema
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La sonnolenza diurna viene identificata con determinate sensazioni e stati:
- difficoltà a restare svegli
- tendenza ad addormentarsi più volte durante il giorno; in questo caso esistono delle specifiche scale di valutazione che
assegnano maggiore o minore gravità a seconda della situazione in cui la persona passa dallo stato di veglia a quella
d'incoscienza del sonno: ritrovarsi a fare dei momentanei pisolini davanti alla tv distesi sul divano e farlo durante il
lavoro, avranno una gravità diversa.
- difficoltà a raggiungere e a mantenere la concentrazione
- sensazione di stanchezza e spossatezza
- movimenti spesso lenti e fiacchi
Questi fenomeni psicofisici non solo possono, sopratutto se protratti nel tempo, influenzare negativamente la resa scolastica
e lavorativa di un individuo, ma anche risultare pericolosi, per esempio durante lo svolgimento di lavori dove è richiesta
una concentrazione totale e senza sosta ( come nel caso della gestione di materiali inquinanti o infiammabili), oppure quando
ci si trova alla guida di un veicolo.
Cause
Individuare la sonnolenza quindi risulta abbastanza semplice in quanto tutti abbiamo sperimentato la sensazione di
spossatezza ed il bisogno di dormire derivanti da una nottattaccia passata in bianco; capirne le cause e curarla è al
contrario più complesso, a meno che la persona non sia consapevole di comportamenti specifichi che le hanno procurato il
disturbo.
Disturbi del sonno
Tra le cause più ovvie e verificabili ritroviamo sicuramente i disturbi del sonno: la sonnolenza diurna è in questi casi
provocata semplicemente da uno scarso riposo notturno, di cui la persona di solito è più che consapevole. In questo caso
quindi, più che indagare e curare la sonnolenza, che appare un'ovvia conseguenza del cattivo riposo, bisogna cercare le cause
ed i rimedi di quest'ultimo al fine di risolvere al più presto il disagio, che come abbiamo detto può essere debilitante e
persino pericoloso.
Il più diffuso disturbo del sonno è sicuramente l'insonnia: troppe ore al pc o pasti pesanti, caffeina e nicotina prima di
andare a letto, periodi di forte stress psicologico, ansie e paure, dolori e posizioni scomode, risultano tra i fattori più
diffusi che tengono le persone sveglie per notti intere, impedendogli di raggiungere le famose 8 ore di sonno, consigliate
per un giusto equilibrio tra attività e riposo dell'organismo; l'insonnia comunque non è solo causata da comportamenti
individuali: in molti casi infatti sono i ritmi della società contemporanea che non lasciano davvero spazio a 8 ore di sonno
continuato (basti pensare a chi lavora su turni).
Tra i disturbi del sonno si rilevano anche problemi respiratori come le apnee notturne o il russamento e disturbi come il
sonnambulismo e la sindrome del bruxismo ( l'involontario digrignamento dei denti che causa dolori alle mandibole e
difficoltà a mantenere il sonno).
Patologie
In altri casi, l'irrefrenabile bisogno di dormire si fa sentire nonostante un adeguato riposo notturno; è il caso dei
cambiamenti di stagione, durante i quali l'organismo trova difficoltà ad abituarsi ai cambi climatici, di una cattiva
gestione di problemi alla vista come miopia, stanchezza e astigamtismo, diete drastiche ed attività fisica non adatte al
proprio organismo.
In altri casi sono delle specifiche patologie a generare la sonnolenza diurna:
Il diabete, le insufficienze epatiche, l'ipotiroidismo, un trauma cranico rilevante, l'anemia, allergie alimentari, la
sindrome da stanchezza cronica, la narcolessia. Quest'ultima in particolare è la malattia del sonno per eccellenza in quanto
deriva proprio da un disturbo neurologico della regolazione sonno-veglia; è riconoscibile non solo da una forte sonnolenza
diurna, ma anche da fenomeni indicativi della malattia: la cataplessia, ovvero svenimenti ed immobilità a seguito di forte
emozioni o sforzi fisici, allucinazioni visive ed uditive nella fase di passaggio dalla veglia al sonno, pisolini quotidiani
dai 10 ai 20 minuti che sembrano rigenerare la persona, e che invece basteranno solo per alcune ore.
La narcolessia va indivduata con specifiche analisi del sonno, Polisonnografia ed il Test di latenze multiple del sonno, e
data l'assenza di una cura, si ricorre all'uso di farmaci stimolanti e all'adeguamento dei comportamenti quotidiani al
problema.
Rimedi
Sonnolenza per brevi periodi e lunghi periodi: cosa fare
Risulta ovvio che se il problema si presenta solo durante i cambi di stagione o in brevi periodi di particolare stress fisico
e psicologico non c'è alcun bisogno di ricorrere a particolari terapie.
Per contrastare l 'insonnia puo' essere utile:
- evitare di stare al pc fino a tardi
- evitare alimenti e bibite eccitanti
- evitare nicotina ed alcol
- preferire cibi salutari
- assumere una classica camomilla prima di andare a dormire.
Per la spossatezza e la stanchezza diurna puo' essere utile:
- rigenerarsi spesso con acqua e sali minerali
- immettere nell'organismo una giusta quantità di carboidrati
- bere una buona cioccolata o un caffè che possono risultare rivitalizzanti
Importante è inoltre indossare costantemente gli occhiali per miopia, astigmatismo e/o stanchezza degli occhi, se necessario,
poiché anche la stanchezza agli occhi puo' essere tra le cause della sonnolenza, ed evitare cambiamenti drastici dello stile
di vita, come diete drastiche ed attività fisica pesante, alle quali è sempre meglio arrivare in modo molto graduale, per
permettere all'organismo di abituarsi.
Se la sonnolenza appare cronica e non strettamente legata a comportamenti e cambiamenti precisi e momentanei, bisogna
indagare più a fondo per scoprire l'origine del problema.
Dopo un primo colloquio medico che escluda il caso di stati d'ansia e panico, che comunque risultano essere tra le cause
principali del'insonnia e quindi della sonnolenza diurna, si possono rivelare indispensabili analisi specifiche volte a
valutare le variazioni fisiologiche durante il sonno e quelle durante gli attimi di veglia e sonno nelle ore diurne, come la
Polisonnografia ed il Test di latenze multiple del sonno. In questo modo possono essere messi in evidenza i disturbi del
sonno sopra elencati, come la narcolessia, oppure indirizzare il medico ed il paziente verso una nuova serie di analisi, per
individuare l'eventuale presenza di altre patologie, che ovviamente andranno curate secondo farmaci e comportamenti dettati
dalla medicina tradizionale.
Consigli e suggerimenti
- La prima valutazione del vostro sonno la fate voi stessi; ascoltate il vostro corpo, battiti e stato d'agitazione, dolori
alla schiena e difficoltà a trovare una posizione comoda, fastidi all'apparato gastrointestinale, possono indirizzarvi verso
una corretta interpetazione del problema che sta alla base dell'insonnia/ sonnolenza diurna.
- Non mettetevi alla guida di autoveicoli se vi sentite assonnati e se non potete evitarlo prendete un caffè che possa
rigenerarvi sul momento