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Sono stato abbandonato alla nascita dalla mia vera madre, che non saprò mai chi sia stata. Mi adottò una famiglia fantastica, ma io...

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Sono stato abbandonato alla nascita dalla mia vera madre, che non saprò mai chi sia stata. Mi adottò una famiglia fantastica, ma io...

Mi chiamo F. Ed ho 41 anni.
Sono stato abbandonato alla nascita dalla mia vera madre, che non saprò mai chi sia stata perchè mi abbandonò.
Mi adottò una famiglia fantastica, pronta ad amarmi e proteggermi.
Dopo poco nacque mio fratello e sentivo di non essere più al centro delle attenzioni dei miei famigliari, ma nonostante tutto trascorremmo insieme un'infanzia felice, viaggiando per l' Europa con i nostri genitori.
Crescendo cominciai a notare che tra mia madre e mio padre spesso c'erano degli screzi, e mio padre iniziò a prendersela anche con noi, alzando le mani anche solo in caso di brutti voti a scuola.
Un giorno mio padre non rientrò a casa.
Finì con la loro separazione.
Questo fatto, insieme con la morte di mio nonno, suscitarono in me rabbia e aggressività, che riversai nel mio comportamento a scuola, creandomi poi un giro di amicizie con il quale ho conosciuto fumo e alcol.
Si aggiunse alla mia sofferenza la prematura scomparsa dell'unica ragazza di cui davvero mi fossi innamorato, morta in un incidente stradale.
Dalle ubriacature per divertimento con gli amici, divenni pian piano un vero e proprio alcolista, anche se ero solo un adolescente, e cominciai anche a rubare, sia in casa che fuori.
Presi coscienza della mia dipendenza verso i 25 anni e, accompagnato dalla mia madre adottiva, chiesi aiuto al Ser.T..
Mi ricoverarono in clinica, poi mi proposero una comunità dove trascorsi quasi due anni, uscendo sicuro di essere pronto a riappropriarmi di una vita sana, ma ebbi presto una ricaduta, ricominciai a bere, scappai di casa vivendo per strada e facendo l'elemosina o rubando.
Trovai aiuto dalle suore dove andavo per fare colazione, una di loro conosceva bene il CUFRAD e mise una buona parola per me: le promisi impegno e volontà.
Venni a fare dei colloqui ed ora sono sei mesi che sono qui, non tocco alcol e sono davvero convinto, stavolta, di riuscire a dimostrare a mia mamma e a mio fratello, ma sopratutto a me stesso, che posso cambiare.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)