338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Sostanze psicoattive: rischi nella malattia bipolare

cufrad news alcologia alcol alcolismo Sostanze psicoattive: rischi nella malattia bipolare

Sostanze psicoattive: rischi nella malattia bipolare

Intendiamo per "droghe" tutte le sostanze legali ( alcol, tabacco, caffè ) o illegali ( cannabis, cocaina, allucinogeni ), che hanno la capacità di modificare lo stato di coscienza, il comportamento, le emozioni e i pensieri e creare condotte di dipendenza o abuso. La maggioranza degli studi disponibili indica fino a un 60% di pazienti abusa o dipende da qualche droga, sopratutto dall'alcol. Questo abuso peggiora, in maniera evidente, il decorso della malattia e la sua prognosi. Un paziente che consuma sostanze tossiche sperimenterà più episodi e ricoveri di quelli che avrebbe avuto non consumandole.

Una buona parte dei pazenti bipolari che hanno problemi di abuso o dipendenza da sostanze entrano in relazione con le droghe a scopo di automedicazione, cioè con l'intento di cercare sollievo da alcuni dei suoi sintomi, generalmente prima che gli sia stato diagnosticato un disturbo bipolare. E' frequente che l'abuso di alcol, presente in molti pazienti bipolari alcolisti, sia iniziato con un utilizzo per scopi "ansiolitici", prima di ricevere un adeguato trattamento, e che pazienti con dipendenza da cocaina abbiano iniziato la loro relazione con la sostanza nella speranza - cosciente o meno - che il consumo avrebbe agito come attivante durante la fasi di piena apatia o depressione. Questo tipo di condotta coincide perfettamente con quella che la raccolta di proverbi castigliani conosce come " pane per oggi e fame per domani ", dal momento che, oltre a generare dipendenza e una lista quasi incalcolabile di problemi fisici, il consumo di sostanze finisce per aggravare la stessa sintomatologia psichiatrica:

L'alcol provoca una depresione a medio termine, aumenta l'ansia, destrttura il sonno, diminuisce il controllo degli impulsi, provoca deterioramento cognitivo, aumenta l'aggressività e può dar luogo alla comparsa di sintomi psicotici e maniaLa cannabis crea una sindrome amotivazionale caratterizzata da una grande apatia, deprime, può scatenare una mania, destruttura il sonno, aumenta l'ansia e può provocare sintomi psicotici sottoforma di deliri di persecuzione.La cocaina può scatenare da sola un episodio di qualsiasi tipo, un andamento a cicli rapidi, ansia aggressività, sintomi psicotici, destrutturazione del sonno, deterioramento cognitivo e molti altri sintomi che generalmente finiscono per dare luogo a costanti ricoveri.Anche gli allucinogeni e le droghe di sintesi comportano un grave rischio, anche se vengono utilizzati una sola volta, e possono rendere necessario un ricovero. Possono provocare la comparsa di sintomi psicotici, quali allucinazioni visive e/o uditive e deliri in qualsiasi individuo. In una persona che soffre di disturbo bipolare, il consumo di allucinogeni o di droghe di sintesi può provocare mania, sintomi psicotici, ansia ecc..Il pericolo del caffè risiede sopratutto nella sua capacità di alterare la struttura del sonno. Come sappiamo, godere di una quantità e qualità adeguate del sonno è una conduzione imprescindibile per mantenere compensato il disturbo bipolare.Quì rimarchiamo specialmente la "qualità" del sonno, dal momento che molte persone affermano che, nonostante prendano un caffè dopo aver cenato, dormono ugualmente 8 ore, ma senza dubbio il sonno avrà una qualità peggiore. Ciò che raccomandiamo è di non assumere alcun caffè nel corso delle 8 ore che precedono il metttersi a letto, perchè la durata media dell'effetto del caffè è precisamente di 8 ore. D'altro canto, non è dannoso in assoluto assumere un paio di caffè al giorno ( es. uno la mattina e uno dopo pranzo ), sebbene ciò dipenda da ogni persona, perchè l'effetto del caffè è molto variabile. Durante le fasi depressive può essere accettabile l'abitudine di assumerne qualcuno in più, sempre la mattina e sempre che non sia presente ansia. Il caffè è assolutamente sconsigliato in pazienti ansiosi e in pazienti con antecedenti crisi di panico. Ugualmente, si sconsiglia di assumere qualsiasi tipo di bevanda a contenuto di caffeina ( caffè, coca cola ) durante le fasi ipomaniacali, maniacali e miste, o qualora esista il sospetto che qualcuna di esse stia per iniziare.

Rispetto al consumo di tabacco, sicuramente i pazienti bipolari fumano di più del resto della popolazione generale, essenzialmente per due motivi:

A )Per cercare di controllare l'ansia

B ) Per cercare di ridurre alcuni effetti secondari degli antimaniacali, anche se questo non viene operato in maniera intenzionale.

Da un punto di vista psichiatrico, il tabacco non implica gravi rischi, sebbene ormai sappiamo che è molto dannoso per la salute fisica. In ogni caso, l'unico problema del tabagismo nel paziente bipolare sorge nel momento in ci smette di fumare. Possiamo dare sei importanti consigli in merito:

1.Non si deve mai cercare di smettere di fumare durante una fase di scompenso.
2.E' raccomandabile cercare di smettere di fumare nei periodi di maggior stabilità ( a partire da 6 mesi di eutimia ).
3.Non si deve cercare di smettere in forma "eroica" ( interrompendo bruscamente )
4.E' raccomandabile ricorrere all'aiuto di terapie psicologiche per smettere di fumare in maniera razionale e senza rischi.
5.E' raccomandabile l'utilizzo di terapie sostitutive tipo gomme da masticare e cerotti.
6.L'utilizzo di farmaci per smettere di fumare, come il bupropione, è del tutto controindicato nei pazienti bipolar, eccetto durante le fasi depressive, poichè il bupropione è un antidepressivo e, pertanto, può provocare una fase di scompenso ipomaniacale o maniacale.
Un altro aspetto che dobbiamo commentare è quello del cattivo uso o dell'abuso che alcuni pazienti fanno dei farmaci, che finiscono per essere considerati come droghe. Gli unici psicofarmaci che possono creare dipendenza, se non vengono utilizzati in maniera adeguata e seguendo strettamente le indicazioni del medico, sono gli ansiolitici ( benzodiazepine, quali alprazolam, diazepam o lorazepam ). Pertanto, sebbene il medico già eviti di prescrivere tali farmaci in pazienti ad alto rischio di comportamenti additivi, dobbiamo sempre tener presente l'importanza di suguire a ogni costo le indicazioni dello psichiatra.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)