Sottovalutata la piaga dell'alcol
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Il capogruppo Alberti mette sotto accusa il Comune. Apparse scritte contro i carabinieri Sconcerto e accuse da parte del gruppo di minoranza consiliare contro chi alza troppo il gomito ma anche contro la politica portata avanti dall'Amministrazione.
Quero - «Noi rappresentanti del Gruppo di minoranza "Insieme per Quero - scrive in una nota Vittorio Alberti - proviamo sconcerto per quanto accaduto domenica sera nel Caffè centrale in piazza Marconi a Quero e diamo la nostra completa solidarietà al gestore Andrea Serra. Pur in una situazione, come quella di Quero, in cui la criminalità e gli eventi di criminalità diffusa sono minimi, il problema legato all'abuso dell'alcol sia nei giovani sia nella popolazione adulta sta assumendo proporzioni di allarme sociale».
«Se da un lato la popolazione è profondamente preoccupata dall'altro le iniziative assunte da tutti i comuni bellunesi attraverso la video sorveglianza, con una spesa di circa 6 milioni di euro, anche in questo caso ha dimostrato la totale inutilità come deterrente non a caso le numerose telecamere poste in piazza Marconi non hanno impedito quest'ennesimo reato ai danni d'un operatore commerciale. Nell'autunno 2008 noi come minoranza avevamo chiesta all'Amministrazione Zanolla di dare un segnale forte contro l'abuso di alcol invitando il sindaco a trovare un accordo con le associazioni locali in modo tale che sia durante le numerose iniziative, da loro sostenute, sia nelle manifestazioni promosse dal comune l'alcol fosse bandito a sostegno d'una campagna di sensibilizzazione nei confronti di tutti i cittadini, ma la maggioranza Zanolla non ha voluto accettare tale proposta».
«L'assenza di responsabilità della gestione del territorio da parte dei comuni e la campagna anti civica e xenofoba della lega ha portato nella notte tra lunedì e martedì la comparsa in piazza Marconi e in via Dante di scritte contro i carabinieri».
Drammaticamente se l'abuso dell'alcol fosse un problema legato agli stranieri la soluzione sarebbe alla portata di mano ma drammaticamente la realtà è un'altra è questa piaga sociale legata ad una società che non da alcuna prospettiva e nessun ideale nè ai giovani nè agli adulti per essere debellata - scrive Alberti - ha bisogno della responsabilità e collaborazione di tutti gli organi preposti e dei cittadini stessi che non devono sottovalutare l'impatto che droga ed alcol stanno avendo proprio nei confronti delle nuove generazioni».