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Sovrastimata l'azione difensiva del vino rosso contro disturbi cardiocircolatori: una ricerca

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"I benefici del vino rosso? Sopravvalutati"
Sovrastimata l'azione difensiva contro disturbi cardiocircolatori
Il vino rosso è uno degli elementi più presenti nelle ricerche di scienza ed alimentazione. Di solito, le conclusioni sono positive,

l'impatto sulla salute visto come notevole.
Perciò, la ricerca della Heart Foundation (Vittoria, Australia), diretta dalla dottoressa Kathy Bell è il classico fulmine a ciel sereno.
Il team della Heart Foundation critica il vino rosso basandosi sulla sua doppia natura.
La bevanda contiene resveratrolo, antiossidante in grado di combattere l'invecchiamento e di rafforzare contro le malattie

cardiocircolatorie.
Tuttavia (questo il nodo dell'indagine) contiene anche alcol. Messo in ombra da pandemie e virus più "cool" l'alcol rimane uno degli elementi

più letali. In base alle statistiche, ogni anno avvengono numerosi decessi per problemi ad esso legati, come cirrosi epatica, alcuni tipi di

cancro e malattie cardiovascolari.
Perciò, spiegano Bell e colleghi, chi beve il vino rosso ha più probabilità di danneggiarsi con l'elemento "cattivo" alcol che di potenziarsi

con quello buono, resveratrolo.
La dottoressa Bell è chiara: "Il vino rosso non ha particolari qualità protettive quando ci si riferisce alle malattie cardiovascolari. Dopo

aver esaminato tutte le prove scientifiche, pare che gli eventuali effetti positivi dell'alcol nel ridurre il rischio di malattie

cardiovascolari sono stati enormemente sopravvalutati".
Messo questo in chiaro, gli esperti di Vittoria ammettono come, in maniera moderata, il vino rosso possa essere utile. Tuttavia, il rispetto

delle dosi è tassativo: al massimo due bicchieri al giorno.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)