Spagna: lotta al tabagismo
cufrad news alcologia tabagismo dipendenza patologica
In Spagna rivoluzione anti fumo:legge più severa in Europa, niente «stanze fumatori» nei locali pubblici. Si intrecciano le
congratulazioni dei salutisti e le lamentele degli esercenti.
La resistenza è stata aspra, ma anche in Spagna è giunta l'ora della rivoluzione anti fumo: dal 2 gennaio le sigarette le
pipe e i sigari saranno vietati nei locali pubblici. E come è avvenuto in altri paesi d'Europa - nonché in Italia - si
intrecciano le congratulazioni dei salutisti, le lamentele degli esercenti timorosi e la rabbia di chi considera un diritto
inalienabile fumare col caffè o col bicchiere davanti - per non parlare degli intervalli fra una portata e l'altra al
ristorante.
La legge che entrerà in vigore è particolarmente severa: no al fumo naturalmente negli ospedali e in tutti gli uffici
pubblici, e anche divieto assoluto in tutti i locali, i negozi e gli edifici non privati. Non solo: il fumo sarà proibito
anche negli spazio aperti di ospedali e scuole infantili. Non esiste l'opzione della 'stanza fumatori' purchè ventilata (del
resto l'esperienza italiana ad esempio dimostra che il costo di istituire uno spazio fumatori adeguato è così alto che molti
esercizi hanno optato per il divieto totale).
Una rivoluzione: la normativa attuale che risale al 2006 è una delle più indulgenti in Europa. Vieta infatti il fumo in
ospedali e scuole, al lavoro, nei pubblici trasporti e nei negozi, ma concede a bar e ristoranti di scegliere se essere
'locali fumatori' o no. Risultato, il timore di perdere clienti l'ha fatta da padrone: i locali spagnoli sono in genere
nebbiosi.
«Ci farà male dal punto di vista economico» valuta Alfonso Castro, coproprietario del bar El Borbollon nel centro di Madrid,
che però è ottimista: «in qualche mese la gente si abituerà, come è successo in Italia, in Germania e in Inghilterra».