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News di Alcologia

Spumante a tasso alcolico 0,0%, per festeggiare in sicurezza: funzionerà?

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Uno spumante in lattina a tasso alcolico rigorosamente 0,0%. E' l'idea di due giovani imprenditori italiani - Massimiliano

Bertolini (30) e Manuel Zanella (33) - che stanno portando avanti la rivoluzione anti-alcol chiamata Winezero, una bevanda

dealcolizzata finora sul mercato in tre diverse varietà di vini (bianco, rosso e rosato). Sarà però questo spumante,

"conquistare i giovani", dicono Bertolini e Zanella, che con la loro idea hanno convinto investitori del calibro di Ennio

Doris e Renato Delle Valle. E se il nuovo Codice della Strada ha inasprito le sanzioni sulla guida in stato d'ebbrezza anche

gli automobilisti diventano un target a cui Winezero si rivolge.
Sebbene infatti sia nato per conquistare qualsiasi categoria di consumatori (si tratta di un prodotto trasversale che non

vuole essere un concorrente del vino tradizionale da cui è ottenuto tramite un processo di decostruzione, che riduce il

livello dell'alcol residuo al solo 0,5%), nella versione dello spumante in lattina il tasso alcolico è stato ulteriormente

ridotto per arrivare allo 0,0%. Un numero interessante, tenendo conto che con le sanzioni si parte da un minimo di 500 euro

per il superamemento del mezzo grammo di alcol per litro di sangue - 155 euro per i neopatentati fra zero e 0,5 grammi -, con

pesanti complicazioni anche sotto il profilo penale per chi oltrepassa altre fasce (0,8 e 1,5 grammi) e per chi causa

incidenti, specie se con feriti e morti.
E l'obiettivo commerciale è ambizioso: riuscire a coprire entro fine anno 50 Paesi grazie ad un capillare network di

distributori internazionali (Zeropenta Srl). Ma qui entrano in ballo gli scettici del gusto. La bevanda si propone come

un'alternativa al pari di qualsiasi altro analcolico, pertanto il giudizio è soggettivo, ma il caso ricorda quello di Drive

Bear, la birra dalla gradazione alcolica ridotta lanciata qualche anno fa dalla Terricane S.P.A. (azienda detentrice del

marchio Birra Morena). In quel caso il successo di mercato non è stato eclatante, ma è pur vero che si trattava di

un'autentica "birra da strada", la cui immagine è stata fin dall'inizio legata a quella del pilota di Formula 1 Giancarlo

Fisichella.