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Staminali e ingegneria genetica per combattere l'infezione da HIV

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Staminali e ingegneria genetica per combattere l'infezione da HIV

Fonte: PLoS Pathog

Titolo originale e autori: Kitchen SG, Levin BR, Bristol G, Rezek V, Kim S, et al. (2012) In Vivo Suppression of HIV by Antigen Specific T Cells Derived from Engineered Hematopoietic Stem Cells. -PLoS Pathog 8(4): e1002649. doi:10.1371/journal.ppat.1002649


Un recente studio pubblicato sulla rivista PLoS Pathogens, dimostra per la prima volta che la manipolazione genetica delle cellule staminali del sistema immunitario per indurre la produzione di cellule contro il virus dell'HIV, è effettivamente in grado di sopprimere il virus negli organismi viventi.
L'obiettivo dello studio, come riportato da uno dei ricercatori, Scott G. Kitchen in una nota stampa dell'UCLA University di Los Angeles, California, era quello di sviluppare un approccio aggressivo per correggere i "difetti" nella risposta antivirale responsabili della persistenza dell'infezione. I ricercatori descrivono dunque lo sviluppo di un metodo che consente di aumentare la risposta immunitaria specifica per il virus dell'HIV ad opera dei linfociti-T citotossici (CD8+ CTL) e sopprimere il virus per un lungo periodo. Si è cercato quindi, attraverso la manipolazione genetica di cellule umane ematopoietiche (cellule staminali del sangue), di farle differenziare in cellule CTL mature, in grado di uccidere le cellule infettate dal virus dell'HIV.
Lo studio condotto sul topo ha previsto lo sviluppo nel timo di queste cellule che, maturando, erano fornite di recettori specifici per la proteina di HIV Gag (T cell receptors, TCRs). Questa proteina è in grado di legare l'antigene virale espresso sulle cellule infette da HIV ed eliminarle dall'organismo. Su questi animali è stata osservata una significativa soppressione della replicazione del virus dell'HIV in vari organi che esprimevano il recettore TCR specifico per l'HIV rispetto ai topi di controllo indicando che la presenza di linfociti CTL geneticamente modificati può produrre una risposta funzionale antiretrovirale in vivo.
Questi risultati suggeriscono che la terapia genica basata sulle cellule staminali può rappresentare un approccio perseguibile per il trattamento dell'infezione virale cronica, pur richiedendo ulteriori studi non solo su modello animale.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)