Starving Secrets: reality sull'anoressia, negli Usa è già polemica
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Un reality sull'anoressia, negli Usa è già polemica
ANORESSIA, bulimia e disordini alimentari passano da argomenti tabù a temi centrali dell'ultimo, discusso, reality show americano che sbatte
il "mostro" in prima serata - a partire dal 2 dicembre - e pretende di convincere il pubblico Usa delle proprietà terapeutiche della
televisione. Si chiama "Starving secrets", "segreti affamati", il programma prodotto dalla Gbr Enternainment, la stessa casa autrice del
successo di "Intervention" (reality sulle dipendenze) in onda sul canale A&E. Network che per il momento viene indicato come il più papabile
per la messa in onda del reality della discordia. A presentare le storie di dieci donne tra i 19 e i 43 anni, tutte afflitte da disturbi del
comportamento alimentare, è Tracey Gold, l'ex stella della tv americana diventata celebre grazie alla sitcom anni Ottanta "Genitori in blue
jeans" nella quale interpretava il ruolo di Carol, la figlia un po' secchiona della famiglia Seaver.
Negli Stati Uniti però Tracey è nota oggi più per la sua battaglia contro l'anoressia che per quel ruolo ormai dimenticato. Un problema
conosciuto sin dall'adolescenza, diventato un ostacolo per la sua carriera da attrice nel 1991 quando, in seguito a una perdita di peso
eccessiva, la Gold viene prima ricoverata e poi allontanata dalla serie. Da allora l'attrice è riuscita a guarire fino a tornare a lavorare
in tv e ha trasformato la sua dolorosa esperienza in insegnamento per i più giovani. Della sua anoressia la Gold ha parlato in un libro e in
numerosi incontri con studenti e universitari e, suo malgrado diventata il simbolo dei disturbi alimentari nell'ambiente dello spettacolo,
ora si batte per difendere "Starving secrets" dalla critica americana.
"Questo non è uno show facile da guardare ma è avvincente e ti fa veramente vedere cosa sia l'anoressia - ha spiegato la presentatrice nella prima intervista sul progetto rilasciata al sito The Daily Beast - all'inizio ogni incontro mi lacerava perché avevo una relazione molto
stretta con le ragazze ma andando avanti con il programma sono riuscita a prendere una certa distanza dalle loro storie". Tra queste per il
momento è stata rivelata solo la prima, quella di Rivka. Ventotto anni, malata di anoressia dalle scuole superiori, la ragazza si è
sottoposta a ogni tipo di trattamento e ricovero fino ad accettare di raccontare la sua storia e provare la terapia proposta dal reality. "Mi
ha convinto il fatto che anche Tracey avesse affrontato lo stesso processo", spiega la ragazza. Così Rivka ha accettato di trasferirsi a Los
Angeles e seguire un trattamento intensivo di otto mesi sotto lo sguardo delle telecamere di "Starving secrets". Il risultato è un programma
televisivo che promette di far discutere anche se a mettere la parola finale sull'opportunità di mostrare in televisione argomenti così
delicati è la stessa Rivka. "Dopo aver partecipato allo show mi sento meglio e credo che anche per me sia possibile un recupero - spiega - in
questi otto mesi ho messo su molto peso, sto imparando a mangiare e a prendermi cura di me stessa. Non ci ero mai riuscita prima".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)