Stati Uniti: uso incontrollato di farmaci, donne a rischio
Aumenta negli USA il consumo incontrollato di farmaci
fonte: American Journal of Preventive Medicine
Dopo gli incidenti stradali, la principale causa di morte accidentale in America è la morte per avvelenamento; negli ultimi anni i decessi sono notevolmente aumentati e la maggior parte di questo incremento è riconducibile alle overdose fatali da farmaci, narcotici o sedativi. L'obiettivo dello studio pubblicato recentemente dall'American Journal of Preventive Medicine, è quello di analizzare le caratteristiche dei ricoveri per avvelenamento in America dal 1999 al 2006, concentrando particolare attenzione sulle intossicazioni da oppiacei, sedativi e tranquillanti con obbligo di ricetta medica. I ricercatori hanno utilizzato i dati contenuti nel Nationwide Inpatient Sample, uno dei principali database sull'assistenza sanitaria americana contenente informazioni relative a più di 8 milioni di ricoveri l'anno. I risultati hanno evidenziato che, dal 1999 al 2006, i ricoveri per intossicazione acuta da oppiacei, sedativi e tranquillanti ottenuti con la prescrizione medica sono aumentati del 65%, mentre nello stesso periodo gli avvelenamenti da altri farmaci sono aumentati del 33%; inoltre, mentre le intossicazioni accidentali causate da questi ed altri medicinali sono in aumento rispettivamente del 37% e del 21%, quelle volontarie sono cresciute addirittura del 130% per i primi e del 53% per gli altri. L'incremento maggiore del numero di ricoveri è stato osservato per l'avvelenamento, volontario e involontario, da benzodiazapine. I ricoveri coinvolgono più frequentemente donne di mezza età che risiedono in un contesto urbano e nella maggior parte dei casi sono dovuti ad avvelenamenti accidentali, sebbene molte volte non si riesca a stabilire l'intento. Sono emerse significative differenze tra i generi per quanto riguarda l'intenzionalità dell'avvelenamento: gli uomini sono ricoverati con maggiore probabilità per un abuso accidentale di farmaci, le donne invece per overdose volontarie. In conclusione, i ricercatori sottolineano la necessità che medici, farmacisti, assicurazioni sanitarie e autorità governative si impegnino sempre di più per cercare di limitare questo fenomeno in continuo aumento.
Coben, J.H., Davis, S.M., Furbee, P.M., Sikora, R.D., Tillotson, R.D., Bossarte, R.M., Hospitalizations for Poisoning by Prescription Opioids, Sedatives, and Tranquilizers, American Journal of Preventive Medicine 2010, 38(5), pp. 517-524