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Con alcol e droga aumentano i tassi di mortalità

L'Università di Stoccolma ha presentato uno studio prospettico della mortalità alcol e droga correlata su un campione rappresentativo di

1.659 soggetti (28% donne) sottoposti a trattamento in un periodo di follow-up durato 8 anni (2000-2008) tra consumatori di alcol o sostanze stupefacenti prendendo in esame il tasso di mortalità (SMR) ed altri fattori di rischio.Le analisi si sono bastate su certificati di morte e dati registrati tramite interviste; dei 1.659 soggetti quasi il 15% è deceduto durante il periodo di follow-up ad un'età media di 54 anni. Lo SMR all'interno della popolazione posta sotto trattamento è stato di 5,7 volte più alto rispetto a quello della popolazione generale senza differenza tra i sessi; valori più alti del tasso di mortalità (quasi 14 volte) sono riscontrati nel gruppo di età più giovane. Dei 229 decessi, i certificati di morte evidenziano che il 45% non è relazionato ad alcol o droghe, il 28% è collegato all'alcol, il 21% a droghe ed il restante 6% ad entrambi.Tra le morti per cause "naturali" (60%) una proporzione significativamente più grande è relazionata all'alcol, mentre le morti "non naturali" sono legate principalmente al consumo di droghe; in ogni caso si osserva che molti decessi caratterizzati come "non correlati" a droga e alcol sono stati causati da malattie che comunemee derivano da abuso di dette sostanze. I modelli di regressione logistica, infine, mostrano che uomini, pensionati, persone alcol-dipendenti e soggetti che vivono con una persona che fa abuso di sostanze rappresentano significativi fattori di rischio per la mortalità; l'età in particolare è un potenziale predittore e il rischio non

differisce particolarmente tra coloro che hanno dipendenza da alcol e quelli da sostanze stupefacenti.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)