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Stop alle norme anti alcol: Accolte le richieste dei commercianti

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ROMA - Altri nove giorni, e poi si potrà tornare in tutta la città a bere una birra all'aperto, anche dopo le 21 di sera. Prefettura e Campidoglio considerano positiva l'esperienza delle norme anti-vetro e anti-alcol, varate lo scorso 17 gennaio come provvedimenti d'emergenza, dopo alcuni casi di violenza avvenuti nei quartieri della movida romana, in particolare nell'area di Campo de'Fiori. E così prefetto e sindaco hanno deciso di non prorogare le ordinanze oltre la naturale scadenza del 28 febbraio, accogliendo le richieste avanzate dalle associazioni di categoria di commercianti e gestori di pubblici esercizi. «Con l'ordinanza, c'è stata una grande riduzione degli atti di violenza e dei comportamenti legati agli eccessi di alcol», commenta il prefetto Giuseppe Pecoraro, che ha annunciato direttamente alle associazioni degli esercenti l'intenzione di non prorogare la sua ordinanza (quella che proibiva la vendita da asporto in contenitori di vetro). Quindi arriva, come previsto, anche l'annuncio del Campidoglio, affidato all'assessore al commercio Davide Bordoni: «Non ci sono elementi che ci facciano pensare alla necessità di una proroga - spiega Bordoni - A nome mio e del sindaco desidero infine ringraziare le forze dell'ordine per il controllo straordinario effettuato in questi giorni, nelle zone oggetto dell'ordinanza». Sollevata Confcommercio: «Il problema non sono le bottiglie di vetro ma l'ordine pubblico, che non è di nostra competenza» osserva il leader romano Cesare Pambianchi, che lamenta grossi cali «per il commercio e le fatturazioni dei locali». Liborio Pepi, presidente di Fiepet-Confesercenti: «Ringraziamo l'amministrazione comunale e il prefetto per la sensibilità dimostrata non prorogando le ordinanze - dice Pepi - Ora speriamo che la situazione migliori, magari con un rilancio del turismo». Per il Pd interviene il capogruppo capitolino Umberto Marroni: «Abbiamo sempre detto che queste misure non servono a nulla - sottolinea Marroni - forse la giunta se ne è finalmente resa conto, e ha fatto autocritica bloccandole».