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"Storia di Laura", fiction RAI sul dramma della cocaina

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"Storia di Laura", fiction su dramma cocaina
Isabella Ferrari è una borghese che non si sente all'altezza delle aspettative
di Nicoletta Tamberlich
ROMA - Laura , donna bella e ricca, madre e moglie appagata, precipita nell'inferno della cocaina. Il suo dramma, la sua

fragilità, le sue paure sono raccontate in Storia di Laura. E' il tv movie che vedremo finalmente su Rai1 venerdì 1 aprile in

prima serata dopo una lunga attesa, girato nel 2009 la messa in onda, prevista per l'autunno 2010 è slittata a questa

primavera. Laura è Isabella Ferrari. Diretto da Andrea Porporati, scritto da Ivan Cotroneo che ha cucito sulla Ferrari il

personaggio.
Impegnata in questi giorni a teatro con 'Il Catalogo', al fianco di Ennio Fantastichini, in una conversazione con l'ANSA

l'attrice confessa: "Ho temuto che il film alla fine non andasse in onda per mancanza di coraggio rispetto a un tema

scottante come la droga. Ma devo dare atto alla Rai di essere stata lungimirante scommettendo su una storia che punta il dito

contro il consumo di cocaina fenomeno oggi diffusissimo". Come si è preparata Isabella a questo ruolo cosa l'ha colpita? "Che

il consumo di stupefacenti è una problema che riguarda tutti. Troviamo persone vittime della dipendenza in tutti gli

ambienti, professionisti, casalinghe, impiegati, studenti... Laura è una storia possibile, una realtà attestata dai dati

statistici".
Un mondo che la Ferrari dice di aver scoperto "frequentando un Sert, il servizio per le tossicodipendenze. In particolare mi

hanno illuminato le storie di due ragazze giovanissime oggi in terapia". E aggiunge l'attrice "la tossicodipendenza è dovuta

alla fragilità dell'essere umano. Siamo obbligati dalla società ad essere perfetti. E alla fine il senso di inadeguatezza può

annientarti". Isabella è anche madre di tre figli cosa fare per combattere la droga? "E' difficile - risponde - dietro c'é un

mercato nero di proporzioni gigantesche. E l'antiproibizionismo non risolve il problema".
Laura, una donna, che grazie ad un matrimonio borghese con Luigi (Vincenzo Amato), è riuscita a raggiungere uno status

privilegiato: ha un marito che la ama, due figli, una bottega di gioielleria, una donna apparentemente appagata. Ma ad un

certo punto dentro di lei si spezza qualcosa e, in un momento di debolezza, cede alle insistenze di un amico Edo Martini

(Andrea Gherpelli) che la invita a provare la cocaina e la ricatta fino a usarle violenza. Da questo momento Laura perde

totalmente il controllo della sua vita precipita in una spirale di bugie e ricatti, tanto da arrivare al punto di simulare un

furto nel suo negozio per pagare i debiti di droga ed esaudire le richieste sempre più pressanti di Edo. Ma, nonostante la

sua dipendenza sia sempre più forte nessuno intorno a lei sembra accorgersi della radicale trasformazione. Né il marito, né

la sorella (Monica Dugo), che le invidia la posizione sociale, né la madre (Ivana Monti) per cui quella figlia rappresenta il

traguardo raggiunto.
Un giorno, mentre è in auto con i due figli perde il controllo della vettura e provoca un drammatico incidente. Insieme ai

bambini, viene ricoverata in ospedale dove dagli esami tossicologici emerge una alta percentuale di cocaina nel suo sangue.

Luigi sconvolto, decide di tagliare i ponti con lei e di sottrarle i figli. Solo attraverso un sincero confronto con se

stessa e un difficile percorso di disintossicazione in un centro specializzato, Laura potrà finalmente iniziare la sua

rinascita e inaugurare una nuova vita". Quella di Laura, spiega il regista Porporati è una vicenda che raccontare come la

tossicodipendenza investe tutte le classi sociali, punta a descrivere un disagio. Laura in questo somiglia alle eroine dei

grandi romanzi, vittime di se stesse e delle aspettative che la società poneva, come Anna Karenina o la Bovary. Donne che

sbagliano per debolezza, mai per calcolo. Ci siamo documentati con gli autori e abbiamo appurato che il 90% di chi fa uso di

stupefacenti nega di essere un tossicodipendente". Ivana Monti é la madre di Laura, è una donna che ha riposto nella figlia

tutte le sue ambizioni frustrate contribuendo ad aggravare il peso delle responsabilità. Andrea Gherpelli, anche lui sul set

con Porporati e Elio Germano è Edo, lo spacciatore, un personaggio ambiguo che porta Laura alla rovina.