Storie di alcol e giovani raccolte dal Comitato "Non la bevo"
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La proposta. Un'ordinanza che vieti il consumo di bibite con gradazione a Carnevale
«Sballo vissuto come un diritto»
VIAREGGIO. C'è il ragazzino di scuola media che racconta: «Mio padre dice "tanto lo so berrai, allora meglio che cominci ora con un bicchiere a pasto"». E la trentenne che di ritorno dal Rione fa un incidente in motorino e se la prende con i vigili che le tolgono la patente sostenendo che «è un mio diritto divertirmi così...lo aspetto tutto l'anno». Storie di alcol e dintorni raccolte dal Comitato "Non la bevo".
A quelle individuali vanno aggiunte quelle collettive: «Il deejey del palco centrale, al Rione Marco Polo, che incita a raggiungere il veglione in Capannina - dopo le due di notte quando la festa in strada finisce - dicendo "andateci, magari rotolando, ma andateci..."».
Il Comitato quest'anno sarà come al solito al Rione Croce Verde, che aderisce fin dalla nascita di questa esperienza, ma anche al CanevalDarsena con una postazione alla Pesa pubblica. Piccoli passi avanti in un lungo lavoro fatto per sensibilizzare i giovani e non solo alle conseguenze dell'abuso di alcol. «La sbronza in sé è ganza - racconta Emanuele Palagi, psicologo, impegnato in diversi progetti tra scuole medie e superiori -. È proprio una moda. I ragazzi bevono tutti i superalcolici, anche quelli che noi non ci sogneremmo neppure».
E Guido Intaschi, responsabile del Sert Versilia, aggiunge: «Quello che mi lascia senza parole è che il Carnevale venga vissuto come un diritto a sballarsi, un momento che si aspetta tutto l'anno». Tra le preoccupazioni di Intaschi «anche il fatto che ho visto sensibilmente aumentare il numero dei bottiglioni che i ragazzi si portano da casa al Rione. Dentro nessuno sa quali miscugli si nascondano...». E anche sui carri e nei Corsi - spiegano gli esponenti del Comitato - «le bottiglie non mancano».
La festa rionale senza alcol non ci sarà, almeno per quest'anno. La lobby della gradazione è più forte del buon senso e dei fatti violenti che si sono ripetuti in questi giorni: «Ma se volete dimostrarci che ci si può divertire anche senza bere - è l'appello di Palagi - allora mandate le vostre foto sul tema "Ballo ma non sballo" all'indirizzo mail "[email protected]" o incollatela su una delle 1500 cartoline distribuite per il consueto appuntamento con il nostro concorso».
Ed infine un suggerimento: «In alcuni comuni d'Italia in occasione delle feste di piazza sono state prese ordinanze che vietano completamente la vendita di alcol. Trovare la strada per imitarli non è poi così difficile...».