Strade come piste: più incidenti e giovani feriti
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Divise e medici in cattedra per educare. Una piaga anche a Siena che ha indotto gli stati maggiori delle forze dell'ordine e delle istituzioni, Regione compresa, a dichiarare guerra alle stragi del fine settimana, passando al contrattacco con il progetto 'La strada, tra passione e sicurezza'
Siena - Una macchina avvinghiata all'albero: due persone morte. Giovani. Nel cuore della notte. Una moto, ad Armaiolo sul Raccordo Siena-Bettolle, ferma sull'asfalto a molti metri di distanza da un ragazzo senza vita. Straziato dal guard-rail. Gli automobilisti che passano si girano dall'altra parte, altri guardano inorriditi. Realtà delle nostre strade, vite spezzate. Una piaga anche a Siena che ha indotto gli stati maggiori delle forze dell'ordine e delle istituzioni, Regione compresa, a dichiarare guerra alle stragi del fine settimana, passando al contrattacco con il progetto 'La strada, tra passione e sicurezza'. I dati dipingono un quadro da brivido visto che nel 2007 è stata sospesa la patente a 344 persone per guida in stato di ebbrezza (a 88 per aver assunto droga) e già a 189 nel primo semestre del 2008. Un trend in aumento che si ferma (forse) usando da un lato il grimaldello della presa di coscienza e dell'informazione, dall'altro scuotendo e coinvolgendo i futuri automobilisti.
"Facendo vedere loro, per esempio, attraverso delle simulazioni - svela la Squadra piloti senesi - cosa accade quando due macchine si scontrano a 50 chilometri all'ora. Tutti hanno confessato che sembrava andassero ad almeno 80, stante la sensazione visiva e il rumore". Insomma, o alla formazione si accompagna un messaggio forte e pratico, oppure la partita è persa. I deus ex machina del progetto, invece, vogliono vincerla unendo le forze. Il banco di prova sono per ora circa 200 studenti patentati (o quasi) delle superiori: 'Sarrocchi' (classi V Chimica e V meccanica), 'Bandini' (classi IV e V), 'Marconi' (classi III, IV e V) e Liceo linguistico di Montalcino (classi III, IV e V). Nella patria del Brunello il sindaco ha messo a disposizione il teatro per le lezioni, ha spiegato Maria Teresa Lapi del Comitato associazioni sportive cittadine che insieme al Siena Tuning club ha lanciato l'idea coinvolgendo Asl7-118, Carabinieri, Polstrada, Polizia municipale, Associazione nazionale carabinieri, Assimefac, Formula Guida sicura e Squadra piloti senesi. Non hanno fatto mancare il sostegno Comune di Siena, Provincia e Regione. Il vice presidente del governo Toscano Federico Gelli ieri ha invitato gli organizzatori "ad andare avanti, avrete il nostro sostegno. Pensate che siamo quarti, dopo Liguria, Emilia Romagna e Lazio per numero di incidenti in rapporto ai veicoli in circolazione. Nella nostra regione si muore di più rispetto al passato, nel 2008 abbiamo superato quota 20mila sinistri. E sono cresciuti i feriti. Ma il dato agghiacciante è che un giovane su 4 dice di non avere problemi a far guidare un amico ubriaco". E lo stesso ingegner Nicola Marturano, direttore della Motorizzazione della provincia di Siena, anch'essa parte del progetto, evidenzia "come nel capoluogo siano aumentati gli incidenti, un quarto sono investimenti a conferma che a volte non dipende solo dall'aver bevuto o assunto droghe, manca proprio l'attenzione e l'educazione stradale".
Eccola servita allora la novità. Costituita da una parte teorica - lezioni (già iniziate a gennaio) nelle scuole da parte di carabinieri, polstrada e vigili urbani - per parlare di etilometro e aspetti penali di certi comportamenti, delle conseguenze a cui si va incontro se si modificano le caratteristiche dell'auto e del motore. A tre medici specialisti, capitanati dal dottor Roberto Monaco, il compito di spiegare dinamiche degli incidenti e reazioni sull'organismo causate da alcol e droga. Sarà sicuramente la pratica ad affascinare di più (appuntamento il 6 marzo prossimo, dalle 9 alle 13, sotto la statua di Santa Caterina): i ragazzi verranno fatti salire a bordo di automobili come passeggeri seguiti da un istruttore specializzato che illustra loro il comportamento da tenere per migliorare la sicurezza. Simulazioni che verranno fatte alla velocità massima di 45 chilometri orari. "L'idea è quella percepire l'importanza di una guida prudente e attenta senza impaurire nessuno", è stato sottolineato. Al termine dell'iniziativa i ragazzi compileranno un questionario che consentirà di valutare quanto il progetto ha 'lasciato' nei giovani. Se il messaggio, insomma, era giusto "per far capire loro - ha osservato l'assessore allo sport Massimo Bianchi - che le strade non sono un autodromo". "La nostra amministrazione - ha evidenziato il suo collega della Provincia Giorgio Del Ciondolo - è andata a raschiare il barile in tempi dove se le famiglie piangono gli enti locali non ridono: l'idea è valida e merita sostegno".
Laura Valdes