Stragi del sabato sera: studenti lombardi a lezione di prevenzione nelle centrali del 118
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MILANO - Il 118 e l'Azienda regionale emergenza e urgenza (Areu) aprono le porte delle centrali operative di soccorso sanitario ai giovani delle scuole superiori di tutta Lombardia, col progetto "Centrali aperte". Obiettivo principale dell'iniziativa, che coinvolgerà circa 2500 studenti del penultimo anno delle superiori, è quello di indurre i giovani a una maggiore consapevolezza dei comportamenti a rischio e creare una rete con gli istituti per avviare ulteriori progetti.
I ragazzi saranno invitati a visitare le centrali operative del 118, dove assisteranno al frenetico lavoro degli operatori. Entreranno anche in contatto con medici, infermieri, tecnici e associazioni di volontariato del soccorso. Perché un conto è "parlare",e un altro è toccare con mano i rischi quotidiani dovuti soprattutto all'assunzione dell'alcol e delle droghe. Il progetto "Centrali aperte" è finanziato per 150 mila euro dalla Direzione generale giovani e sicurezza della Regione Lombardia, per interessamento diretto dell'assessore Piergianni Prosperini. La prima "visita" della centrale operativa del 118 sarà organizzata a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2009/2010 e vedrà la partecipazione del presidente della Regione, Roberto Formigoni. I giovani assisteranno anche alla proiezione di un filmato realizzato dal regista Tony Brunetti, autore della campagna di sensibilizzazione Mediaset "Aiutaci ad aiutare". Le scuole interessate dovranno avanzare la propria candidatura all'Areu, la cui sede è stata di recente trasferita da Lecco a Milano, in via Campanini (tel. 02-67129001).
I DATI
Il progetto "Centrali aperte" è una delle risposte più concrete alle statistiche sull'incidentalità stradale. Nel 2007 oltre 12 mila cittadini hanno perso la vita sulla strada in Europa. Questo numero è destinato a raddoppiare entro il 2020, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità. In Lombardia si verificano ogni giorno 122 incidenti stradali, muoiono mediamente due persone e altre 166 rimangono ferite. I più colpiti sono proprio i giovani. Non a caso, il venerdì e il sabato notte si verifica il 44,6 per cento del totale degli incidenti notturni della settimana. Ovvero il 25 per cento dei sinistri totali, col 34 per cento dei decessi. Quasi tutti legati a comportamenti a rischio come l'assunzione di alcol e stupefacenti.