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Stretta sull'alcol, dr. Gianni Testino: con i ragazzi la repressione non basta

Stretta sull'alcol, dr. Gianni Testino: con i ragazzi la repressione non basta

 

Stretta sull'alcol, Gianni Testino: "Un segnale che serve, ma con i ragazzi la repressione non basta"

Il presidente della Società Italiana di Alcologia: "Con i giovani fondamentale il confronto a partire dalla scuola"

"REPRIMERE di sicuro non è un modo per educare chi ne avrebbe bisogno, anzi: più che controlli e divieti bisognerebbe trovare il modo di informare e coinvolgere nei sistemi di prevenzione sia chi consuma, sia chi vende alcolici. Però è anche vero che questa nuova gestione del problema rappresenta una grande occasione". Fanno già discutere, le misure previste dalla nuova ordinanza anti alcol che da questo autunno porterà le firme dei neo assessori leghisti Bordilli e Garassino, ma con il plauso di chi sul tema lavora da decenni, l'epatologo del San Martino Gianni Testino, già direttore del Centro Alcologico Regionale e da qualche mese alla guida della Società Italiana di Alcologia, in servizio per la Asl 3 guidata da Luigi Bottaro.

Ma davvero blindare la movida servirà a far calare il consumo di alcol tra i giovanissimi?
"Ci troviamo in una fase di tale emergenza che mi sento di condividere anche un'azione più incisiva. Può sembrare una linea dura, ma un segnale bisogna darlo".

Quali sono i contorni di questa emergenza?
"Il 30 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni e il 20 per cento di quelli compresi tra i 13 e i 14 consumano alcol, nonostante il testo di legge che lo vieta. E soprattutto i nuovi modi con cui se ne abusa per cercare lo sballo, per ultimo quello del policonsumo. L'alcol oggi viene usato come base per consumare anche altre sostanze".

E per affrontarla che tipo di misure servirebbero?
"Politiche educative coordinate tra loro, per prima cosa nelle scuole E chi è interessato agli incontri su educazione e corretti stili di vita può scrivere a [email protected]. it. Apprezzo l'iniziativa nei piani dell'assessorato alla Sicurezza proprio perché per la prima volta mi auguro si potrà costruire quella rete tra Regione, Comune, Asl, ministero e Comune che negli anni scorsi è mancata".

Nelle zone della movida saranno distribuiti anche volantini informativi sui rischi dell'abuso di alcol. Serviranno?
"No. Si entra in empatia con i ragazzi solo attraverso testimonianze e incontri con chi parla la stessa lingua".

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://genova.repubblica.it/cronaca/2017/08/24/news/stretta_sull_alcol_gianni_testino_un_segnale_che_serve_ma_con_i_ragazzi_la_repressione_non_basta_-173783384/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)