Studio: a Parigi sempre piu' alcol e droga tra i minorenni
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A Parigi aumenta sempre di piu' il numero di minorenni che abusa di alcol e droga. E' quanto emerge da uno studio dell'osservatorio francese per le droghe e la tossicodipendenza, che rivela dati inquietanti soprattutto per quanto riguarda i giovani di 17 anni, sempre piu' schiavi del tabacco, ma anche di bevande alcoliche, cannabis e popper. ''Parigi e' sempre stata all'avanguardia, e questa situazione nella capitale rischia di essere un segno precursore di un peggioramento in tutto il resto della Francia'', spiega Jean-Marie Leguen, vicesindaco di Parigi, responsabile per la Salute, citato dal quotidiano Le Parisien.
Dall'ultima indagine, nel 2005, il numero dei diciassettenni che abusano di sigarette, alcol e droga sotto la Tour Eiffel e' aumentato in modo notevole. Oggi, i giovani parigini, battono di gran lunga i coetanei dell'Ile de France, la regione intorno alla capitale. Cosi', il 35% di loro fuma sigarette quotidianamente, contro il 23% dell'Ile de France. Un dato che in tutta la provincia parigina si attesta al 30%.
Tornando a Parigi, tre anni fa, erano meno di un quarto. Anche l'alcol occupa un posto preponderante tra le loro abitudini. Oggi, spiega Le Parisien, i giovani sono ''capaci di bere in modo massiccio''. Dati alla mano, il 23% beve oltre 5 bicchieri fino a tre volte al mese. Un aumento significativo, visto che nel 2005 il dato era dell'11%.Meta' di loro ammette invece di bere in modo regolare, almeno un volta al mese.
Anche la dipendenza dalla cannabis resta sempre elevata. A Parigi, il 57% dei ragazzi di 17 anni l'ha gia' provata almeno una volta e il 12% ne fa un uso regolare. Se non toccano l'eroina, i giovani parigini sembrano non disprezzare la cocaina, molto presente nelle loro serate. Oggi, nella capitale, l'8% dei diciassettenni sniffa polvere bianca. Nel 2005 lo stesso dato si fermava al 2%. Ma a Parigi, la droga preferita dai giovani sembra essere il popper, nome generico per una serie di sostanze stupefacenti tossiche, assumibili per inalazione, appartenenti alla classe dei nitriti alchilici. Nel 2005 solo il 6% diceva di averlo provato. Un numero che oggi e' schizzato al 30%.
Intanto, nella capitale francese, si impongono anche tendenze piu' sane. E tra i giovani professionisti sta impazzando la moda degli 'afterwork', le serate in discoteca anche dopo l'ufficio, dal martedi' al venerdi'. Fino a pochi anni fa, il concetto, importato dalla Gran Bretagna, aveva solo pochi adepti. Ma oggi sono centinaia le persone che anche in settimana fanno piu' di un'ora di fila per entrare discoteca. L'unica differenza rispetto al fine settimana sta nell'orario. Gli ''afterwork'' cominciano infatti alle 19 e non vanno oltre l'una di notte.